Il 29 settembre, a Roma, è stato firmato un Protocollo di Intesa fra Legacoop e UNOPS, l’Ufficio delle Nazioni Unite per i Servizi ai Progetti impegnato nella gestione dei progetti per la cooperazione allo sviluppo.
Il Protocollo è stato sottoscritto da Giorgio Bertinelli, Vicepresidente vicario di Legacoop, e da Bernhard Schlachter, Direttore Unops, Centro Operativo svizzero, con sede a Ginevra.
In occasione della firma dell’accordo, Legacoop ha organizzato un confronto sul tema “Un nuovo partenariato per lo sviluppo umano: il ruolo delle cooperative”, che ha focalizzato il ruolo che le cooperative possono svolgere per la riduzione della povertà e per la costruzione di nuove partnership finalizzate allo sviluppo delle comunità locali.
Il dibattito è stato aperto dai rappresentanti delle due organizzazioni firmatari del Protocollo, Bertinelli e Schlachter, e dalle comunicazioni della Responsabile dell’Ufficio Relazioni internazionali di Legacoop, Stefania Marcone, che ha offerto un quadro dell’impegno della cooperazione di Legacoop nel campo della solidarietà internazionale e di Luciano Carrino, Rappresentante Esecutivo del Comitato Scientifico ART per la Cooperazione allo Sviluppo umano, che ha sottolineato l’importanza di promuovere e gestire sinergie fra i governi e le istituzioni locali e i diversi organismi internazionali e le realtà associative per promuovere una cultura dello sviluppo economico fondata sulla partecipazione democratica delle comunità coinvolte nei progetti.
Sono quindi intervenuti: Giancarlo Canzanelli dell’Ufficio Unops di Roma, e gli ambasciatori della Repubblica Dominicana, dell’Angola, del Vietnam e del Venezuela.
Alcune delle esperienze dei numerosi progetti di promozione allo sviluppo realizzati per iniziativa e con il contributo di imprese cooperative e strutture di Legacoop, sono state quindi illustrate dai rappresentanti di Legapesca, di ANCC-COOP, della Legacoop di Bolzano e di quella del Friuli Venezia Giulia e, dalla Cooperativa Terra Madre che lavora da tempo per un progetto di sviluppo agricolo in Bukina Fasu.
Il significato ed il contesto dell’accordo
La crisi globale sta portando un forte rallentamento nei progressi finora raggiunti in materia di riduzione della povertà e lotta alla fame, aggravando un processo che già avanza lentamente. Tale emergenza spinge ad una riflessione più approfondita sull’architettura degli aiuti allo sviluppo, sul concetto di co-responsabilità, sugli impegni solenni assunti dalla comunità internazionale e dai governi e non mantenuti, sulla necessità di accrescere la coerenza e l’efficacia dell’aiuto allo sviluppo, sperimentando anche nuove strade e nuovi partenariati in cui ciascuno faccia la sua parte, con l’obiettivo di contribuire, nell’interesse comune, alla costruzione di un mondo più equo e sostenibile per tutti.
Il ruolo del cooperativismo nella riduzione della povertà globale ha trovato nel corso degli ultimi anni un ampio riconoscimento a livello delle istituzioni internazionali e sovranazionali (ONU, ILO, Unione Europea), delle istituzioni locali e di molti governi nazionali che, nella definizione delle strategie di riduzione della povertà, hanno inserito un focus specifico al sostegno del cooperativismo.
UNOPS, agenzia del Sistema ONU, è impegnata nelle varie aree del mondo a gestire progetti di cooperazione allo sviluppo, in collaborazione con le altre Agenzie delle Nazioni Unite, le istituzioni finanziarie internazionali, i governi, le ONG, università e centri di ricerca, ed i vari stakeholders della società civile.
Sulla base di queste premesse, come ha sottolineato Bernard Schlachter, Direttore Unops , “la nostra organizzazione è impegnata nella promozione dello sviluppo locale integrato: un approccio che come dimostrano le nostre numerose esperienze ha dato risultati soddisfacenti; in particolare riteniamo che la cooperazione, fondata per sua natura sulla partecipazione e sul protagonismo dei soci, sulla centralità della persona, possa dare un contributo particolarmente fruttuoso nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo umano ma anche sociale e culturale delle comunità coinvolte, una convinzione confermata dalle esperienze che il movimento cooperativo ed in particolare quello di Legacoop ha realizzato”.
L’accordo Legacoop-UNOPS, si colloca quindi nel quadro di un impegno costruzione di reti e partenariati tra istituzioni, comunità locali ed i vari attori socio-economici; un impegno che vede insieme i movimenti cooperativi del Nord e del Sud e che in futuro richiederà maggiori sforzi congiunti e coordinati.
“Nell’ambito delle relazioni intercorse con l’UNOPS-Italia e Legacoop, sia a livello nazionale che regionale -ha detto ancora Schlachter– e in virtù dell’impegno di Legacoop e delle sue associate su queste tematiche, Unops ha individuato in Legacoop un partner di rilievo per promuovere e rafforzare il ruolo del cooperativismo nei paesi di intervento”.
“L’accordo Legacoop UNOPS , ha commentato Giorgio Bertinelli, intende offrire una cornice istituzionale alla volontà di collaborare e di costruire un fecondo partenariato tra il nostro mondo cooperativo e appunto l’UNOPS, agenzia del Sistema ONU ; ritengo che questo partenariato sia foriero di importanti collaborazioni nel futuro, proprio perché entrambe le organizzazioni sono mosse da una filosofia comune per quanto riguarda la visione dello sviluppo nel mondo”.
“Promuovere lo sviluppo umano significa appunto – ha detto ancora il Vice Presidente di Legacoop – considerare le comunità locali non beneficiarie bensì protagoniste del loro processo di sviluppo socio economico, finalizzato non solo a favorire la crescita economica, ma anche sociale, culturale umana”. “Va richiamato – ha aggiunto che oltre 100 milioni di posti di lavoro nel mondo, molti dei quali nei paesi dell’emisfero sud, sono offerti dalle cooperative. E la sua caratteristica di essere un’impresa democratica ha consentito l’empowerment di molte comunità in molte parti diverse del mondo”. È un impegno che continua, -ha concluso Bertinelli – e che vuole continuare in futuro, nel segno di un’attenzione costante alla possibilità di migliorare la vita delle persone, anche ampliando ed innovando i campi e le modalità del proprio intervento”.
I punti del Protocollo
Attraverso tale Protocollo, l’UNOPS e Legacoop intendono collaborare individuando progettualità specifiche da implementare nei paesi di comune interesse.
In particolare, Legacoop, nelle sue varie articolazioni potrà contribuire alla realizzazione degli obiettivi condivisi tramite:
– attività di formazione, assistenza tecnica e trasferimento di know how associativo ed imprenditoriale;
– networking fra cooperative del nord e del sud;
– supporto tecnico su materie di interesse cooperativo (legislazione, reti locali di cooperazione, rafforzamento delle strutture di rappresentanza cooperative, potenziamento dei mercati locali, empowerment dei produttori locali, ecc);
– sensibilizzazione a livello nazionale ed internazionale sulle tematiche individuate d’accordo con l’UNOPS e altri eventuali partner Multilaterali e con le organizzazioni di rappresentanza del movimento cooperativo.