Cifre allarmanti per la Ue a 27. Nei paesi dell’euro gli occupati in meno sono 2,7 milioni. Si registra comunque un rallentamento della caduta rispetto al terzo trimestre del 2009, quando in entrambe le aree la riduzione era stata dello 0,5 per cento.
Record negativo per il lavoro nei paesi di Eurolandia: nel 2009 sono circa 2,7 milioni i posti bruciati, di cui 347mila solo nel quarto trimestre. Lo comunica Eurostat, l’ufficio statistico della Ue. In termini percentuali l’occupazione è diminuita di 1,8 punti dopo una crescita dello 0,9 per cento nel 2008. Nei 27 paesi dell’Unione, invece, le persone rimaste senza lavoro lo scorso anno sono state oltre 4 milioni.
Si registra comunque un rallentamento della caduta rispetto al terzo trimestre del 2009, quando in entrambe le aree la riduzione era stata dello 0,5 per cento. Rispetto allo stesso periodo del 2008, l’occupazione nel quarto trimestre 2009 è calata del 2 per cento nell’eurozona e del 2,1 nell’Ue a 27. Tutte le cifre sono corrette rispetto ai fattori stagionali.
In Italia il tasso di occupazione è diminuito dello 0,1 per cento nel quarto trimestre del 2009 rispetto al trimestre precedente, mentre megli ultimi quattro mesi dell’anno scorso l’occupazione è calata dell’1,8 per cento rispetto al medesimo periodo del 2008. Eurostat stima che nel quarto trimestre 2009 i lavoratori occupati nell’Ue erano 221,1 milioni, di cui 144,3 milioni nell’eurozona.