“Questa iniziativa non è un punto d’arrivo ma un punto di partenza – ha affermato Andrea Pianu, responsabile di Legacoopsociali Sardegna – e da qui deve partire quel percorso di discussione e confronto per superare le emergenze e le diseguaglianze che con l’emergenza Coronavirus sono aumentate. E il mondo delle cooperative sociali di Legacoop vuole portare il suo contributo giocando un ruolo da protagonista”. Non solo, per Pianu “serve un maggiore e costante confronto con le istituzioni, partendo dai Comuni e continuando con le altre. Un rapporto però costante e costruttivo”.
In Sardegna sono 180 le cooperative sociali aderenti a Legacoop. Aziende che realizzano un fatturato superiore a 110 milioni di Euro, con 1.900 soci e 4 mila occupati. Il mondo delle cooperative sociali è impegnato in diversi territori della Sardegna e in settori che comprendono Infanzia e minori; Disabilità e non autosufficienza; immigrazione e accoglienza; Strutture socioassistenziali; Interventi e servizi sociosanitari e riabilitativi; Politiche di inclusione e contrasto alle povertà; Pubblica amministrazione e affidamenti dei servizi; Pari opportunità e politiche di genere; Rapporti con altre realtà del terzo settore; Contrattazione collettiva e rapporti con le organizzazioni sindacali.
Eleonora Vanni, Presidente Nazionale Legacoopsociali ha sottolineato l’importanza e il ruolo svolto dalle cooperative sociali. Un impegno costante sia durante il periodo del lockdown sia nella fase successiva. Per Claudio Atzori, presidente regionale di Legacoop Sardegna “alla luce di quanto emerso durante l’emergenza Covid diventa sempre più importante e centrale il ruolo delle cooperative sociali per contrastare le diseguaglianze che si registrano quotidianamente”.