Gli europei hanno più paura della crisi economica che del terrorismo. E’ quanto emerge da un sondaggio di Eurobarometro pubblicato il 25 novembre scorso. Segue …
Alla domanda su quale sia la maggiore preoccupazione, il 34% degli intervistati ha risposto la crisi finanziaria e il 33% il terrorismo. I più spaventati dalla situazione economica sono il 61% degli irlandesi, il 57% degli spagnoli e il 56% dei greci. In Italia si arriva al 44%, mentre la seconda preoccupazione è il crimine organizzato con il 31%.
Dal sondaggio comunque emerge che per gli europei i pericoli legati al crimine informatico e alla criminalità organizzata sono destinati ad aumentare nei prossimi anni. Al fine di affrontare nel migliore dei modi queste sfide alla sicurezza interna, nel 2012 la Commissione UE – ha annunciato il Commissario agli Affari interni, Cecilia Malmstrom – intende proporre una serie di azioni concrete. Il prossimo anno, in particolare, verrà adottato un pacchetto legislativo sulla confisca e il recupero dei proventi da reato, saranno avanzate proposte per migliorare il coordinamento dei controlli alle frontiere esterne e si cercherà di sviluppare una strategia per la sicurezza di internet.
Altre informazioni
Il sondaggio Eurobarometro accompagna la prima relazione annuale sull’attuazione della EU Internal Security Strategy (ISS) (IP/11/1453). Il sondaggio fornisce una dettagliata analisi del modo in cui la sicurezza interna è percepita sia a livello di UE che di singoli stati membri.
Principali risultati:
Le principali sfide alla sicurezza europea sono la crisi economica e finanziaria (34%), il terrorismo (33%), e il crimine organizzato (21%). Povertà, immigrazione irregolare, corruzione, emergenza clima, calamità naturali, disastri nucleari e sicurezza dei confine UE sono citati da circa il 18% degli intervistati. Meno di un decimo: guerre e guerre civili, estremismo religioso e microcriminalità.
Le principali sfide alla sicurezza nazionale: crisi economica e finanziaria (33%), terrorismo (25%), povertà (24%), crimine organizzato (22%). Per circa il 18% degli intervistati: corruzione, immigrazione irregolare, microcriminalità, calamità naturali, emergenza clima, criminalità informatica.
4 su 10 europei desiderano che l’UE agisca più efficacemente per combattere questi pericoli. Solo la metà ritiene che si stia facendo abbastanza per affrontare la situazione, a livello europeo come nazionale.
La criminalità informatica è considerata la minaccia più insidiosa per i prossimi tre anni (63%), seguita da criminalità organizzata (57%), disastri e calamità (54%) e terrorismo (51). Uno su quattro egli intervistati (43%) pensa che la sicurezza dei confini UE sarà sempre più in pericolo nel triennio a venire.
Tre quarti degli europei ritengono che la sicurezza interna nell’UE è collegata ad eventi esterni, anche se con considerevoli differenze fra i diversi Stati. Gli USA sono spesso citati come il partner più importante dell’UE in tema di sicurezza, seguiti da Russia, Cina e Turchia.
Per saperne di più:
Sondaggio di Eurobarometro