Se i ministri europei avessero accettato la richiesta di riequilibrare i flussi migratori allora sì sarebbe stato un bel problema. Avremmo rischiato che per equità ce ne mandassero qualche milione dei loro. Segue …
"Dopo il no dell’Europa, il ministro Maroni si interroga sui vantaggi per l’Italia di restare nell’Ue.
Domanda retorica, naturalmente, anche perché se i ministri europei avessero accettato la richiesta di riequilibrare i flussi migratori allora sì sarebbe stato un bel problema.
Avremmo rischiato che per equità ce ne mandassero qualche milione dei loro. Se, per esempio, qualcuno alla riunione dei ministri di lunedì avesse tirato fuori il rapporto annuale della Nazioni Unite sulla popolazione mondiale, si sarebbe verificato che negli ultimi anni in Italia gli immigrati sono effettivamente aumentati, ma restano circa 4,3 milioni, pari al 7,1% della popolazione. La percentuale più bassa tra tutti i Paesi europei, con la piccola Austria che arriva al 15%, la Germania al 12,3%, la Francia al 10,2% e via di questo passo. Per non parlare dei numeri assoluti, con la Germania che batte tutti con più di 10 milioni di immigrati.
Insomma, chieda altri soldi Maroni se vuole, ma il riequilibrio no, altrimenti l’invasione biblica ce l’avremmo sì, ma dall’Europa all’Italia.
È vero che in nord Africa ci sono le rivoluzioni e che in Libia c’è la guerra, per cui, oltre ai migranti per motivi di lavoro, arriveranno sulle nostre coste anche i richiedenti asilo. Ma anche qui, i numeri – in questo caso quelli forniti dal rapporto annuale dell’Unhcr – non supportano tanto vittimismo governativo. Nel 2010 la Francia è stato il paese al mondo, dopo gli stati Uniti, con il maggior numero di richiedenti asilo: 47.800, seguito dalla Germania con 41.300, dalla Svezia con 31.800 e dal Regno Unito con 22.100 richieste. L’Italia ne ha avute 8.200, un sesto di quelle francesi.
Anche in termini percentuali, paramentrandoli cioè sul numero di abitanti, i richiedenti asilo da noi rappresentano il numero più basso dell’intera Europa: 1,3 per mille (a Malta, giusto per avere un termine di paragone, sono il 19,1 per mille).
La ragione di questo basso numero sta anche nella poca generosità con cui concediamo l’asilo: le nostre autorità accolgono in media una domanda su quattro.
Col minor numero di rifugiati, di riconoscimenti d’asilo e di immigrati in Europa che altra risposta avremmo dovuto realisticamente aspettarci?"
Arcireport n. 14-2011