E’ stato siglato l’accordo tra il Governo e la Regione che rivede il sistema delle servitù militari a Capo Frasca. I pescatori delle marinerie oristanesi e di Arbus riceveranno gli indennizzi per danni subiti a causa delle servitù militari della base. L’accordo siglato riconosce questi indennizzi a far data dal primo gennaio del 2015 e sino a tutto il 2016, prevedendo poi che la procedura vada a regime il prossimo anno, con l’equiparazione alle altre marinerie isolane danneggiate dalle servitù e che già erano state beneficiate con le erogazioni per il mancato guadagno e le maggiori spese sostenute.
L’intesa è stata formalizzata ieri pomeriggio, dopo tre settimane di proteste dei pescatori delle marinerie oristanesi e di Arbus e dei sindaci del territorio.
Presenti alla riunione, a Palazzo Chigi, il Presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, il Sottosegretario del ministero della Difesa Domenico Rossi, il Segretario Generale della Presidenza del Consiglio, Paolo Aquilanti, e i rappresentanti del ministero dell’Economia e delle Finanze.
A Roma presente anche una nutrita delegazione composta dai rappresentanti dei pescatori e dai sindaci del territorio, tra cui il responsabile di Legacoop Pesca, Gabriele Chessa.
La protesta dei pescatori delle marinerie oristanesi e di Arbus si ferma dopo la firma dell’intesa.
“E’ la fine di una discriminazione che andava avanti da troppo tempo”, ha dichiarato Gabriele Chessa, “una tappa storica, uno stimolo a vincere la rassegnazione che attanagliava i pescatori, diventando propositivi. Grazie al prezioso lavoro di squadra, all’impegno di tanti, Regione Sardegna in primis, sono venute meno delle granitiche rigidità. Il risultato testimonia la ragionevolezza delle nostre istanze e apre una nuova fase alla ricerca di un punto di equilibrio tra pesca e attività esercitative. Pesca che ha ora altre sfide da affrontare contando soprattutto sui suoi mezzi per compiere un necessario salto di qualità”.