“Non deve passare tra i piccoli incidenti di fine anno scolastico l’episodio di bullismo che qualche giorno fa ha coinvolto gravemente un bambino di Pabillonis pestato da cinque ragazzi più grandi all’uscita della scuola.” (Oriana Putzolu, CISL Sardegna).
Pubblichiamo in forma integrale, anche in allegato, la nota della CISL Sardegna, a firma di Oriana Putzolu, su un recente episodio di bullismo che risolleva la questione dell’inadeguatezza del nostro sistema formativo e della responsbilità della Regione nel programmare, non sull’onda dell’emergenza, la realizzazione di un "compiuto sistema scolastico regionale".
"È un altro segnale del malessere della scuola sarda, sempre meno attrezzata di persone – insegnanti, personale ausiliario e di segretaria – e strutture, didattiche e non, per svolgere pienamente la sua delicata missione educativa. La presenza di un’insostituibile realtà formativa non può essere organizzata esclusivamente sulla base del numero degli alunni, ma va rapportata alle diverse esigenze territoriali. Solo la Regione, non i lontani ministeri romani, è in grado di costruire un sistema scolastico isolano calibrato sugli effettivi bisogni delle singole realtà locali. L’episodio di bullismo, inoltre, richiama l’urgenza di un più ampio coinvolgimento delle famiglie nell’organizzazione e nel funzionamento della scuola. Per questo diventa sempre più urgente che la Regione avvii e porti a compimento un tavolo di confronto per la messa a punto di un compiuto moderno sistema scolastico regionale. I provvedimenti adottati poco prima dell’inizio dell’anno scolastico, infatti, non sono mai frutto della programmazione, ma rispondono solamente alle emergenze contingenti, e pertanto non risolvono i problemi alla radice. Oriana Putzolu"