Rapporto di "Save the Children" su madri nel mondo
Rapporto di "Save the Children" su madri nel mondo

Su 158 Paesi, l’Italia occupa il 2° posto per il benessere dei bambini e il 16° per quello materno-infantile.
Sono questi i principali dati sul nostro Paese, emersi dal 10° Rapporto sullo Stato delle Madri nel Mondo, pubblicato da “Save the children” il 5 maggio.

Sulla base dell’"Indice delle Madri" (ossia la graduatoria delle nazioni in cui le donne e i bambini stanno meglio o peggio dal punto di vista dell’accesso alle cure e ai servizi sanitari, alla scuola e a una serie di aiuti economici), la Svezia occupa il primo posto in particolare per ciò che riguarda il benessere dei bambini, mentre all’ultimo si colloca il Niger.
L’Italia, rispetto al 2008, è passata dal diciannovesimo al sedicesimo posto; l’avanzamento nella graduatoria è dovuto soprattutto all’aumento della presenza delle donne nel governo e al raggiungimento del 100% del tasso di iscrizione dei bambini alla scuola secondaria. Considerando però i soli indicatori relativi al benessere delle madri – quali il ricorso alla contraccezione, i benefici alla maternità, il rapporto fra i salari degli uomini e quelli delle donne – il nostro Paese dal sedicesimo scende al ventiquattresimo posto. Se invece si considerano solo i parametri relativi al benessere dei bambini – cioè il tasso di mortalità infantile e quello di iscrizione alla scuola per l’infanzia e alla secondaria – l’Italia è seconda dopo la Svezia. Nonostante il quadro italiano sia sostanzialmente positivo, secondo lo studio c’è però ancora un numero notevole di donne, con rispettivi bambini, poco tutelate dal punto di vista sociale e sanitario e a rischio di povertà; si tratta soprattutto di madri single e di donne straniere.
In generale, nel mondo ogni anno continuano a morire oltre 500mila donne a causa delle complicazioni legate alla gravidanza e al parto e oltre 9 milioni di bambini prima di compiere i 5 anni. Inoltre, 200 milioni di minori non riescono a raggiungere il loro completo sviluppo cognitivo a causa della povertà, della scarsa alimentazione e delle cure inadeguate.

Per approfondimenti:
http://www.savethechildren.it

 

 

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