Le cifre dell’ISTAT: l’anno scorso -4,9%, è il dato peggiore dal 1980. E c’è anche un giorno lavorativo in più rispetto al 2008. Non va meglio nel quarto trimestre: -0,2% congiunturale, -2,8% su base annua.
L’Italia ha chiuso il 2009 con un Prodotto interno lordo in calo del 4,9% rispetto all’anno precedente. Si tratta del calo peggiore dal 1980, la data di inizio della serie storica. A renderlo noto è oggi (12 febbraio) l’Istat, che precisa quanto la crescita acquisita per il 2010 sia pari allo zero. Il 2009, tra l’altro, ha avuto una giornata lavorativa in più rispetto al 2008.
Nel quarto trimestre il Pil è invece diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Su base annua, poi, il calo è pari al 2,8% rispetto al quarto trimestre 2008 (su base tendenziale).
Secondo quanto spiegano i ricercatori dell’Istituto di statistica, la diminuzione congiunturale del Pil nel quarto trimestre ‘e’ il risultato di una diminuzione del valore aggiunto dell’industria, di una sostanziale stazionarieta’ del valore aggiunto dei servizi e di un aumento del valore aggiunto dell’agricoltura’.Il quarto trimestre del 2009 ha inoltre avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al quarto trimestre del 2008.
Per quanto riguarda le altre economie, nel quarto trimestre, il Pil è aumentato in termini congiunturali dell’1,4% negli Usa, dello 0,1% nel Regno Unito, dello 0,6% in Francia ed è rimasto fermo in Germania. In termini tendenziali, è aumentato dello 0,1% negli Stati Uniti, è diminuito del 3,2% nel Regno Unito, del 2,2% in Francia e del 2,4% in Germania. Il primo marzo saranno diffuse le nuove stime annuali (non corrette per gli effetti di calendario) dei Conti economici nazionali per il periodo 2007-2009. Il 10 marzo saranno rese note le stime trimestrali coerenti con i nuovi dati annuali.