L’ISTAT evidenzia come, dopo 14 anni di crescita, arrivi una flessione dell’occupazione: -1,6%, con un calo di 380.000 unità su un totale di 23 milioni di occupati. Segue …
L’Istat ha pubblicato il tradizionale Annuario statistico italiano. Come ogni anno dal 1878, l’Istituto nazionale di Statistica rende noti i risultati relativi all’anno precedente, contenuti nelle oltre ottocento pagine, divisi in 26 capitoli e con un confronto con i quattro anni antecedenti.
Per quanto riguarda il mondo del lavoro, l’edizione 2010 evidenzia come, dopo 14 anni di crescita, arrivi una flessione dell’occupazione: -1,6%, con un calo di 380.000 unità su un totale di 23 milioni di occupati. La flessione più significativa si registra fra gli uomini (-2%), ma anche tra le donne, pur in percentuale minore, si registra un calo (-1,1%).
Gli addetti dell’industria sono quelli che hanno registrato la flessione più sensibile (-4,3%, pari a 214.000 unità in meno), poi quelli dell’agricoltura (-2,3%, pari a -21.000 unità), delle costruzioni (-1,3%, pari a -26.000 unità) e del terziario (-0,8%, pari a -119.000 unità). La discesa dell’occupazione nel 2009 riguarda sia i dipendenti (-1%, pari a -169.000 unità) sia soprattutto gli indipendenti (-3,5%, pari a -211.000 unità). Così come nel 2008, nel 2009 cresce il numero delle persone in cerca di occupazione, sono 1.945.000, 253.000 in più rispetto al 2008 (+15%).