Soddisfazione delle organizzazioni cooperative per l’esito del confronto svoltosi in occasione del Forum sulla “Pac verso il 2020”, promosso dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.
"Siamo soddisfatti di essere riusciti ad arrivare al confronto odierno con un documento unitario di tutte le organizzazioni agricole e dei lavoratori. Un percorso condiviso, fortemente voluto dalla cooperazione agricola, che gia’ da tempo parla ad una sola voce".
E’ quanto dichiara il presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini a nome di tutte e tre le organizzazioni cooperative del paese (Fedagri – Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Agrital Agci), in occasione del Forum sulla "Pac verso il 2020" promosso oggi dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.
"In questo documento – continua Gardini – e’ contenuto il mandato di tutto il mondo agricolo al ministro Galan, al Governo e ai nostri parlamentari europei. Inutile sottolineare che la prima battaglia sara’ quella per il mantenimento della dotazione di bilancio, perche’ dobbiamo essere certi di quante risorse finanziarie avremo a disposizione. Da questo elemento si dovra’ partire per una riforma dei pagamenti diretti in favore dei cosiddetti agricoltori attivi che potrebbe consentire di rivedere tante distorsioni create in passato oltre che razionalizzare meglio la spesa agricola".
"La seconda questione su cui far convergere le forze – aggiunge Gardini – e’ l’aggregazione dell’offerta. Un tema fondamentale per il mondo cooperativo, che la futura Pac dovra’ affrontare se vuole dare all’agricoltura giusti strumenti per sostenere le sfide del mercato, conquistare nuovi spazi commerciali, migliorando e qualificando l’offerta dei prodotti.
Per la cooperazione le Organizzazioni dei produttori (Op) nella riforma della Pac dovrebbero avere un ruolo primario nella gestione delle misure di crisi, per contrastare la volatilita’ dei prezzi e favorire la stabilizzazione del reddito".
"Vogliamo una Pac nuova forte e orientata al mercato. – conclude Gardini – Siamo certi che le istituzioni italiane recepiranno queste nostre istanze e che la loro azione potra’ essere piu’ forte e ben sostenuta a tutti i livelli di rappresentanza a Bruxelles. Adesso piu’ che mai c’e’ bisogno di unita’ da parte di tutto il mondo agricolo. E’ in gioco il futuro della nostra agricoltura, settore da cui passa inevitabilmente il rilancio della nostra economia" (AGI)