Nuove regole sulle strutture sociali
Nuove regole sulle strutture sociali

Pubblicata la delibera della Regione sarda 33/36 dell’8 agosto 2013 recante requisiti per le singole tipologie di strutture sociali ai sensi del Regolamento di attuazione della L.R. 23/2005 ai fini dell’autorizzazione al funzionamento e ai fini dell’accreditamento.

La Giunta regionale, dando atto dei diversi incontri preparatori svoltisi presso gli uffici dell’Assessorato con le organizzazioni rappresentative del Terzo settore e con le organizzazioni dei gestori sociali pubblici e privati e l’Anci, ha approvato in via preliminare i nuovi requisiti richiesti per le singole tipologie di strutture sociali operanti in base alla Legge regionale 23 dicembre 2005 n. 23 e del suo regolamento di attuazione, ai fini dell’autorizzazione al funzionamento e ai fini dell’accreditamento.

La deliberazione ai fini dell’accreditamento entrerà in vigore solo dopo la costituzione del previsto Nucleo Tecnico incaricato dell’accreditamento e dopo l’approvazione delle nuove tariffe da applicare alle strutture accreditate, nonché, dopo l’individuazione del sistema sanzionatorio da applicare in caso di violazione delle norme di riferimento.

Nel documento allegato, pertanto, sono definiti “i requisiti strutturali, organizzativi e di personale e le modalità per il rilascio dell’autorizzazione e dell’accreditamento per le tipologie di struttura previste dal citato Regolamento di attuazione. Non sono contemplate nel documento, le strutture residenziali integrate di cui al capo terzo del Regolamento di attuazione poiché, in considerazione della rilevante componente sanitaria dei servizi erogati, sono disciplinate da specifici provvedimenti che tengono conto delle norme e vincoli del Sistema Sanitario Regionale e Nazionale e pertanto, per le parti non disciplinate, la Direzione generale della Sanità procederà a definire i requisiti di dettaglio da sottoporre all’approvazione della Giunta regionale.”

Il documento, quindi, definisce i requisiti generali comuni a tutte le strutture e successivamente sviluppa quelli relativi alle seguenti tipologie:

A) Comunità di tipo Familiare e Gruppi di convivenza;
B) Strutture Residenziali a Carattere Comunitario;
C) Strutture a Ciclo Diurno;
D) Strutture per la prima infanzia (procedura per l’accreditamento).

“I requisiti sono individuati in modo da garantire le condizioni di base per una efficace erogazione dei servizi sociali sia in termini residenziali che educativi e di recupero o sviluppo di capacità personali, volti alla corretta inclusione dei soggetti deboli e alla loro attiva partecipazione, sia in termini relazionali che di autonomia personale, favorendo il miglioramento della loro qualità di vita.”

La Deliberazione recita che “è stata data particolare enfasi agli aspetti educativi e all’adozione di strumenti professionali che sono volti a personalizzare il sistema dei servizi attraverso piani di assistenza individuali che includono il progetto educativo individuale, nonché, all’inserimento di sistemi di valutazione vigilanza e controllo. Di rilievo la previsione di processi di valutazione ante, post e durante anche con la partecipazione di soggetti esterni alle strutture.

Come già chiarito, il documento allegato entrerà in vigore dopo la costituzione del Nucleo tecnico e, comunque, dopo l’approvazione delle nuove tariffe da applicare alle strutture accreditate che quindi erogano servizi per conto di enti pubblici nonché, ai sensi dell’art. 40 della L.R. n. 23/2005, dell’individuazione del sistema sanzionatorio da applicare in caso di violazione delle disposizioni contenute nell’allegato documento e nelle norme di riferimento.

Le succitate tariffe saranno definite tenendo presente i requisiti stabiliti dall’allegato documento e secondo le modalità ivi contenute nella specifica parte di riferimento.

La quantificazione delle tariffe deve essere effettuata in base al costo medio di funzionamento in relazione alla tipologia di struttura e, inoltre, dovrà essere previsto un meccanismo di adeguamento periodico delle tariffe che tenga conto dell’aumento del costo della vita nonché della negoziazione collettiva dei contratti di lavoro.

Links:

Delibera del 8 agosto 2013, n. 33/36 [file .pdf]

All. 33/36 [file .pdf]

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