Mercato e cooperazione sociale
Mercato e cooperazione sociale

Una riflessione di Marco Brigaglia, ospitata dalla Rivista italiana dei costituzionalisti, sul rapporto tra la cooperazione sociale ed il mercato alla luce delle norme recenti sugli appalti pubblici. Segue …

Con la Legge n. 214 del 22 dicembre 2011 , che ha convertito il decreto legge varato il 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici), il Parlamento ha confermato il primo provvedimento della nuova compagine governativa (il c.d. Decreto Salva Italia). Il decreto legge, prima, e la legge di conversione, poi, si segnalano, non solo per le attese che li hanno accompagnati sul piano politico ed economico, ma soprattutto per la vasta gamma di misure, alcune assai profonde, tese a sostenere l’economia italiana in fase di recessione .

Tra le novità introdotte dal decreto, assume un certo rilievo l’articolo 44, settimo comma, in tema di appalti pubblici. Il citato disposto interviene novellando l’articolo 2 del Decreto Legislativo n. 163 del 2006 e s.m.i. (in avanti, Codice dei contratti pubblici), introducendo il comma 1 bis, il quale recita: «1-bis. Nel rispetto della disciplina comunitaria in materia di appalti pubblici, al fine di favorire l’accesso delle piccole e medie imprese, le stazioni appaltanti devono, ove possibile ed economicamente conveniente, suddividere gli appalti in lotti funzionali».
La Legge trova il proprio ambito di applicazione nel mondo delle Piccole e Medie Imprese , a fronte della riconosciuta loro incapacità di mantenersi competitive sul mercato divenuto orami di area continentale. In buona sostanza, si impone alle amministrazioni di predisporre l’entità degli appalti, non in base alla loro naturale dimensione, bensì in ragione di uno specifico indirizzo di politica economica, teso a consentire e favorire l’accesso delle piccole e medie imprese. Una simile agevolazione sembra trovare, infatti, un primo positivo riscontro proprio in relazione a quelle imprese che, per le loro modeste dimensioni o per il fine non lucrativo perseguito, riscontrano maggiori difficoltà di partecipazione nella contesa sull’aggiudicazione delle commesse pubbliche

La lettura completa
Bragaglia.pdf

Fonte: La Rivista dell’Associazione italiana dei costituzionalisti
www.rivistaaic.it

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