Con la legge approvata – ha detto l’Assessore Liori – reintegriamo di 1.000 euro i piani per i disabili maggiormente bisognosi di assistenza e di 650 euro quelli di fascia intermedia.
"Nonostante l’aumento delle risorse del "Fondo per la non autosufficienza" (passato da 130 a 150 milioni di euro complessivi), la notevole e costante crescita dei piani personalizzati previsti dalla legge 162 (5.246 nel 2004; 28.351 per il 2010) ha costretto la Giunta regionale a contenere il finanziamento dei piani personalizzati per i portatori di disabilità gravi – ha sottolineato l’Assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale, Antonello Liori, commentando il testo di legge “Provvedimenti a favore di persone con handicap grave di cui alla legge 162”, approvato questa mattina dal Consiglio regionale -. Ora, con la legge approvata, reintegriamo di 1.000 euro i piani per i disabili maggiormente bisognosi di assistenza e di 650 euro quelli di fascia intermedia. Per le domande che non rientrano nelle fasce previste dalla legge, lasciamo ai Comuni la possibilità di intervenire, perché riteniamo giusto chiamarli a partecipare alla spesa. Finora, lo sforzo della Regione è stato massimo".
"Questa legge è necessaria anche perché istituisce le verifiche a campione – ha aggiunto l’assessore Liori -. Nel frattempo abbiamo fatto un’analisi dei bisogni, scoprendo alcune particolarità. In alcune aree, per esempio, ci sono Comuni nei quali la percentuale di persone che beneficiano dei piani supera l’88% della popolazione, mentre in altri la percentuale è appena dello 0,3%. Queste differenze si devono soprattutto a disparità nel riconoscimento del diritto e nei parametri seguiti dal nucleo di valutazione a livello locale».
"Dobbiamo stare attenti a non far crescere la spesa in maniera incontrollata – ha concluso l’assessore Liori -. Perciò i criteri di valutazione sono da rivedere e ne stiamo discutendo. Ho già incontrato le Federazioni che rappresentano il mondo della disabilità, l’Anci, i Sindacati e le Associazioni dei familiari dei disabili. Si è parlato della scheda di valutazione tecnica dei progetti, da modificare affinché sia ripristinata la ratio originaria della 162 che intendeva favorire l’autonomia del disabile attraverso un percorso personalizzato da finanziare, e dell’istituzione di una Commissione (composta da tecnici e dai rappresentanti della Regione, delle Asl, dei Comuni e delle Associazioni) che possa valutare i progetti e monitorarne l’impatto sociale e la corretta applicazione, affinché con un adeguato sistema di controllo si possano evitare gli abusi. La Regione deve ridisegnare la cornice normativa all’interno della quale vanno centrati gli obiettivi della legge. Purtroppo, oggi la 162 è diventata l’ombrello normativo di troppe situazioni differenti che le hanno fatto perdere le finalità originarie, creando situazioni di disagio soprattutto per chi ha maggiormente bisogno di assistenza. Dobbiamo realizzare un modello, disegnato sui bisogni della persona, che abbia pochi margini di interpretazione soggettiva ed eviti le numerose storture, segnalate anche dalle Associazioni, nell’applicazione odierna. Con l’impegno ad operare scelte che non taglino o riducano l’assistenza, ma la riqualifichino e soprattutto consentano di spendere meglio".