Legacoopsociali: nella finanziaria regionale necessarie più risorse per il settore socio sanitario
Legacoopsociali: nella finanziaria regionale necessarie più risorse per il settore socio sanitario

Nella Finanziaria regionale è necessario inserire le risorse per affrontare le emergenze del settore socio assistenziale, e adeguare il tariffario fermo a dieci anni fa. Una condizione che rischia di compromettere sia i servizi, sia le cooperative sociali che operano in questo settore. È la richiesta lanciata da Legacoopsociali Sardegna, nel corso dell’iniziativa “La cooperazione sociale per una sanità più equa, sostenibile e integrata” che si è svolta al Lazzaretto a Cagliari. Punto di partenza dell’iniziativa la situazione in cui sono costrette a operare le numerose realtà impegnate nel sociale e le tariffe basse e ferme a dieci anni fa. Situazione che ha visto, anche recentemente, il mondo cooperativo e delle imprese sociali lanciare una mobilitazione.

«La regione sarda ha fatto proprio questo orientamento dotandosi per la programmazione del suo sviluppo locale di una Strategia che non casualmente ha voluto chiamare “Sardegna 2030” – ha detto Andrea Pianu, vice presidente nazionale di Legacoop sociali -.  Legacoop in questo percorso è stata, con il suo gruppo dirigente e le cooperative aderenti, soggetto attivo, per molti versi promotore del confronto e del necessario passaggio dalla discussione “accademica” ad una segnata da una maggiore concretezza, del che fare, con coerenza qui ed oggi». Non solo: «Questa iniziativa vuole essere un contributo a questo percorso; misurarci su quanto impone uno dei 17 “Obiettivi di sviluppo sostenibile” dell’Agenda 2030 dell’ONU – il Goal 3 Salute e benessere, che abbiamo voluto richiamare fin dal titolo dell’incontro di oggi».

Un settore che conta 248 cooperative, 4.100 occupati, 3.000 soci e un fatturato di 120 milioni di euro e che si rivolge a una platea di oltre 40 mila persone, e da cui parte una richiesta importante. «Mentre si discuteva della riorganizzazione della sanità per i prossimi anni, i cittadini rischiavano di non avere più le risposte nell’oggi, per la chiusura di tante attività e strutture – ha aggiunto Pianu -. Inoltre qui non c’è il rischio di una perdita di servizi ma anche di posti di lavoro, di professionalità, di economia buona nelle nostre comunità». Ricordando poi che «alcune prime risposte sono state date nell’approvazione della legge omnibus dello scorso 30 novembre» il responsabile del settore delle coop sociali ha aggiunto che «rispetto alle richieste che avanzavamo, rimane molto da fare, soprattutto per ricomprendere nelle misure di sostegno anche le realtà che operano nel socio assistenziale, senza un sistema tariffario definito che in qualche modo li tuteli. Nelle prossime settimane ci impegneremo affinché queste risposte possano trovare collocazione nella Finanziaria che il Consiglio Regionale si appresta a discutere». Nel corso dell’iniziativa diverse  testimonianze ed esempi di buone pratiche.  Nel pomeriggio l’intervento dell’Assessore regionale alla Sanità, Carlo Doria.

Claudio Atzori, presidente regionale di Legacoop ha posto l’attenzione su buone pratiche ed esempi da seguire. Il presidente di Legacoop ha poi sottolineato l’importanza della cooperazione e il ruolo oltre che l’impegno profuso dalle cooperative anche nei momenti più critici come quelli della pandemia.

CAGLIARI, 12.12.2022

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