A Cagliari, Sassari e Alghero il 20 e il 21 febbraio. Un’agenda fitta di impegni caratterizza la visita in Sardegna del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
La visita inizia lunedì 20 febbraio mattina a Cagliari con l’inaugurazione, nel piazzale della Stazione Marittima, della scultura "Pietra Tricolore" dell’artista Pinuccio Sciola. Subito dopo, nella sala Figari del Palazzo Civico è previsto l’incontro con il Sindaco e i componenti della Giunta e del Consiglio comunale. La cerimonia successiva al Teatro Lirico è dedicata al contributo della Sardegna all’Unità d’Italia: agli indirizzi di saluto da parte del Sindaco Massimo Zedda, del Vice Presidente della Provincia, Angela Maria Quaquero e del Presidente della Giunta Regionale, Ugo Cappellacci, seguono gli interventi del Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari, Giovanni Melis, del coordinatore del Comitato sardo per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, Aldo Accardo, e del Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, Giuseppe Marci.
Nel pomeriggio è in programma l’incontro con il Consiglio regionale. Successivamente, nell’Aula Consiliare della Provincia, il Capo dello Stato partecipa ad una riunione con i rappresentanti delle realtà economiche e delle forze sociali della Sardegna.
Martedì 21 mattina il Presidente Napolitano si trasferisce a Sassari dove nel nuovo Auditorium Comunale partecipa alle celebrazioni ufficiali del 450° anniversario di fondazione dell’Università degli Studi di Sassari: dopo gli interventi del Sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, del Rettore dell’Università, Attilio Mastino, del Presidente del Comitato per le celebrazioni dei 450 anni, Antonello Mattone, e la prolusione del prof. Manlio Brigaglia su "L’Università di Sassari nella storia dell’Italia Unita", il Capo dello Stato risponde ad alcune domande degli studenti dell’Ateneo.
Nel pomeriggio, prima del suo rientro a Roma, il Presidente Napolitano visita ad Alghero il museo dedicato a Giuseppe Manno, statista e presidente del Senato del Regno di Sardegna e poi del Regno d’Italia.