Sassari. Sanità e affari sociali: La Casa Divina Provvidenza sempre più vicina alla chiusura (La Nuova Sardegna, 20.07.2009)
Domani 21 luglio assemblea dei lavoratori della Casa della Divina Provvidenza per cercare di capire quali prospettive si aprono nella storica struttura di piazza Sant’Agostino, che versa in condizioni economiche pesanti. I sindacati confederali di categoria hanno chiesto alla Regione di commissariare la Casa Divina Provvidenza che da troppi anni si affanna per predisporre bilanci con i quali si possa poi almeno cercare di parlare di rilancio della struttura. La Casa, che per statuto deve accogliere ospiti anche senza reddito, ha un considerevole patrimonio immobiliare in città e nelle campagne, con maestosi edifici e magazzini in diverse parti a Sassari, ma anche ad Alghero tra cui la splendida Villa Segni (residenza sanitaria assistita) sul mare lungo la strada per Fertilia. E ora, il consiglio di amministrazione presieduto da Giulio Poddighe (e del quale fa parte – tra i volti più noti – anche l’ex senatore Bruno Dettori), ha messo all’asta sia Villa Segni, sia alcuni magazzini affittati ad attività commerciali per ripianare le perdite, che ammonterebbero a più di tre milioni di euro. Ma nel consiglio di amministrazione c’è una voce fuori dal coro: è quella di Liliana Simula, che dal 2005 al 2006 ha ricoperto l’incarico di presidente, ma che fu poi sfiduciata. Ma ha continuato a mantenere il suo posto di consigliere e oggi è «consigliere del no» perchè contesta in particolare la vendita degli immobili e si batte per evitare la chiusura della struttura.