La legge di stabilità 2011 passa con 161 sì, 127 no e 5 astenuti. La votano anche i finiani. Ok al bilancio dello Stato. Rispettati i tempi del Colle, che aveva chiesto l approvazione prima del voto di fiducia del 14 dicembre alla Camera. Segue …
Il Senato approva la Finanziaria in via definitiva. E quanto si è appreso martedì 7 dicembre dall aula di Palazzo Madama. La legge di stabilità per il 2011 passa con 161 voti favorevoli, 127 contrari e 5 astenuti. Hanno votato a favore Pdl, Lega e Fli, contrari Pd, Idv, Udc e autonomie.
E stato approvato anche il bilancio dello Stato per il 2011 e per il triennio 2011-2013: quest ultimo con con 161 sì, 124 no e 5 astenuti. Vengono dunque rispettati i tempi del Quirinale, che aveva chiesto di approvare la manovra di bilancio prima del voto di fiducia alla Camera del 14 dicembre.
Il governo ha respinto ogni modifica al ddl stabilità licenziato dalla Camera. Ha quindi respinto tutti gli emendamenti, per accorciare il percorso della manovra. L opposizione, però, ha sottolineato a più riprese che ci sarebbero stati i tempi per introdurre modifiche, quindi per un ulteriore passaggio a Montecitorio.
L esecutivo ha accolto alcuni ordini del giorno: tra questi, l impegno ad aggiungere 300 milioni al fondo di 100 per 5 il per mille, l odg che proroga di un anno la regolarizzazione degli immobili non ancora accatastati e quello che impegna a dotare le Regioni di nuovi fondi per il trasporto pubblico.
Cinque miliardi e mezzo, circa la metà dei quali dall asta per le frequenze televisive. A tanto ammonta il maximendamento alla legge di stabilità che di fatto manda in soffitta la versione solo "tabellare" del ddl partorita dal ministro dell Economia Giulio Tremonti. La parte più corposa, un miliardo e mezzo in tre anni, è destinata agli ammortizzatori sociali.
Confermata la detassazione degli straordinari, sbucano a sorpresa 245 milioni per le scuole private. Al Senato è stato approvato un ordine del giorno del Pd che impegna il governo a destinare nel primo decreto legge una ulteriore quota pari a 300 milioni di euro. Via libera anche al rifinanziamento di 750 milioni per le missioni militari all estero.
Una legge "sbagliata e inutile" per il centrosinistra. Lo dice Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd. "E un documento del tutto inadeguato – dichiara -, non solo in relazione alle aspettative e alle necessità sociali e produttive del paese, ma anche rispetto alle nuove regole di governance economiche e finanziarie che si stanno discutendo in sede internazionale".
Il fattore più preoccupante, a suo giudizio, è "che il paese, bloccato dall immobilismo e dalla crisi della maggioranza, rischia non solo di perdere il treno della ripresa economica, ma di non adempiere adeguatamente agli importanti impegni assunti o che dovranno essere assunti da qui ai primi mesi del prossimo anno".