La legge sulla sicurezza approvata il 2 luglio ha suscitato molte critiche sulla stampa internazionale, e non solo europea.
“Il parlamento italiano ha approvato una legge che trasforma l’immigrazione irregolare in un reato, rende punibili con il carcere alcuni rapporti con gli immigrati, autorizza le ronde cittadine ed estende il tempo massimo in cui gli immigrati possono essere trattenuti nei centri di identificazione ed espulsione. Questa legge dimostra che l’Italia è governata in base agli istinti più bassi dei cittadini”, scrive El País. “Ma quello che succede nel paese è un problema dell’Unione europea, che non deve essere condiscendente con il governo Berlusconi”.
Secondo il quotidiano marocchino Libération la legge assimila l’immigrazione alla criminalità e all’insicurezza e legalizzando le ronde private “autorizza di fatto una caccia all’uomo che, a giudicare da quelle già organizzate dalla Lega nord, ricordano le cavalcate selvagge del tristemente celebre Ku Klux Klan. Insomma, la legge sarà utile a tutti coloro che vogliono esprimere impunemente, anche con la violenza, il loro odio verso lo straniero”.
In questa maniera, continua il quotidiano, “gli incidenti xenofobi in questa terra d’ emigrazione, diventata velocemente d’immigrazione, si moltiplicheranno. E forse è proprio quello che vuole il capo del governo italiano”.