Pubblichiamo questa nota del Responsabile Finanza locale dell’Anci Salvatore Cherchi sull’incontro con il Ministro Calderoli, in cui sono state illustrate le ragioni per introdurre significative modifiche al Decreto sul Federalismo municipale appena varato.
“Si è svolto stamane (ndr: il 14 aprile 2011) un incontro fra il Ministro per la Semplificazione amministrativa, Roberto Calderoli e una delegazione dell’ANCI, guidata dal Presidente Sergio Chiamparino, e composta dal Vicepresidente Vicario dell’Associazione, Osvaldo Napoli, dal delegato alla Finanza locale, Salvatore Cherchi, dal Segretario Generale, Angelo Rughetti e da Andrea Ferri dell’Ifel.
L’ANCI ha presentato al ministro Calderoli le ragioni per introdurre da subito significative modifiche al Decreto sul Federalismo municipale appena varato. L’incontro ha registrato, non solo attenzione, ma una positiva risposta del ministro in particolare su alcuni punti.
Il primo riguarda l’introduzione di una disposizione analoga a quella già adottata per le Regioni che prevede che il federalismo a regime, quindi a partire almeno dal 2013, si attui assumendo come base di calcolo la entità dei trasferimenti del 2010, cioè quella precedente ai tagli. Detto concretamente, verrebbero rimessi in discussione 2,5 mld di euro di taglio che attualmente non sono stati fiscalizzati. La norma è di carattere programmatico prevedendo cioè un impegno a fiscalizzare trasferimenti nell’entità precedente ai tagli, compatibilmente con la situazione della finanza pubblica. Diciamo che però si ricalca una clausola di salvaguardia identica a quella già adottata per le Regioni.
Il secondo punto riguarda la fiscalizzazione dei trasferimenti in conto capitale. La Commissione paritetica per l’attuazione del federalismo farà le valutazioni, in analogia a quanto disposto per le Regioni, si procederà alla fiscalizzazione dei trasferimenti in conto capitale.
Terzo punto ripartizione del fondo di riequilibrio. Si tratta di un punto eccezionalmente delicato poiché, non essendo ancora definito il fabbisogno standard dei singoli Comuni, che e’ il criterio previsto dalla legge per determinare la ripartizione delle risorse, in questa fase di transizione ci si deve affidare ad un criterio in certa misura contrattualizzato.
L’esito dell’incontro ha portato ad una intesa per cui, applicando la legge e cioè i criteri sulla ripartizione dell’IVA assegnata ai Comuni sulla quota capitaria, il resto del fondo di riequilibrio viene ripartito con parametri tali da determinare una forte approssimazione dell’entità delle risorse ricevute da ciascun Comune, non all’importo del 2010. Il ministro si e’ anche impegnato ad emanare il decreto sull’IVA insieme al decreto che definisce la regola generale di ripartizione del fondo di riequilibrio, così che ogni Comune abbia informazione e consapevolezza adeguata sul quantitativo globale di risorse a disposizione per l’anno 2011.
Ultimo punto il decreto sul fondo perequativo, sulla perequazione a regime. Come e’ noto l’ANCI chiede, vista la rilevanza della materia, un decreto legislativo specifico. Il ministro si e’ dichiarato d’accordo sulla necessità di norme più’ ampie e più precise di quelle che sono già contenute nel decreto sul federalismo municipale e al riguardo ha proposto che si compia una istruttoria tecnica congiunta in modo poi da definire le norme conseguenti. In generale definirei l’incontro come un confronto utile tra il Ministro e l’ANCI”.
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