In Italia il tasso di disoccupazione raggiunge il 10,5%, dato drammatico quello giovanile: 35,3%. Ma sono addirittura tragici i dati della nostra regione: a Sassari la disoccupazione nella fascia di età 15/24 arriva al 50 %.
Sulla base dei dati diffusi dalla CISL, per quel che riguarda la Sardegna, gli indicatori più importanti rilevano una condizione preoccupante in tutte le province, come si attesta dalla rilevazione annuale dell’ISTAT sul mercato del lavoro; dati purtroppo in incremento negativo nelle rilevazioni congiunturali e trimestrali del 2012.
È utile, dunque, osservare il tasso di disoccupazione dell’Isola e di ciascun territorio per quel che concerne il 2011, in attesa del dato annuale più aggiornato del 2012.
Il picco più alto del tasso di disoccupazione riguarda l’Ogliastra con il 18%. Sul tasso di occupazione la percentuale più bassa è quella di Carbonia-Iglesias con il 35%.
Il tasso di disoccupazione giovanile, nella fascia di età 15/24 anni, vede Sassari con una percentuale del 50%; mentre nella fascia di età 25/34 anni la percentuale più alta è dell’Ogliastra con il 29%.
L’incidenza percentuale delle ore cig su popolazione lavorativa dipendente negli anni 2009/2012, in attesa dei dati completi 2011/2012, vede primeggiare Nuoro rispettivamente con il 20,1% e il 12,0%.
Un altro indicatore importante sul mercato del lavoro isolano riguarda gli iscritti ai servizi per il lavoro dal sil sardegna. A fine dicembre 2011 il totale delle persone in cerca di occupazione iscritte in Sardegna era di 391.275, di cui 125.851 nella provincia di Cagliari, 77.593 in quella di Sassari, 38.457 in quella di Olbia-Tempio, 37.265 in quella di Oristano, 36.733 in quella di Nuoro, 31.435 a Carbonia-Iglesias, 28.067 nel Medio Campidano, 15.874 in Ogliastra.
A livello nazionale, sono oltre 618mila i giovani italiani tra i 15 e i 24 anni in cerca di lavoro. Un dato che testimonia l’incedere della crisi e di come essa si scagli con maggiore forza sulle giovani generazioni. Secondo i dati ISTAT, diffusi il 31 agosto, il tasso di disoccupazione giovanile a luglio è al 35,3%, in aumento di 1,3 punti percentuali su giugno e di 7,4 punti su base annua. Il ritmo di crescita annuo della disoccupazione giovanile è triplo rispetto a quello complessivo.
E’ tra le ragazze del Mezzogiorno che il tasso di disoccupazione, nel secondo trimestre 2012, tocca un picco del 48%.
Pochi giovani lavoratori e precari. Secondo l’ISTAT, infatti, nel secondo trimestre 2012 i lavoratori dipendenti a termine sono 2milioni 455mila, il livello più alto dal secondo trimestre del 1993 (inizio serie storiche). Inoltre, sottolinea l’ISTAT, che sommando i collaboratori (462 mila) si arriva a quasi tre milioni di lavoratori precari.
Secondo quanto rilevato dall’Istituto Nazionale di Statistica Il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre 2012 risulta pari al 10,5%, in crescita di 2,7 punti percentuali su base annua. Si tratta del tasso più alto, in base a confronti tendenziali, dal secondo trimestre del 1999. Il tasso di disoccupazione a luglio resta stabile al 10,7%, lo stesso livello di giugno, il più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili). Su base annua il tasso è in rialzo di 2,5 punti.