Leggi avanzate ma poco applicate: indagine della Fondazione Labos, promossa dal ministero del Welfare. A confronto leggi e buone prassi in 4 paesi Ue.
Norme molto avanzate, a cui segue però una grande difficoltà a passare dalla norma all’applicazione pratica.
Una vecchia storia italiana, che non fa eccezione in fatto di inserimento e reinserimento lavorativo di persone affette da disabilità. Di questo (e di molto altro) si è parlato durante la presentazione del rapporto "Il lavoratore disabile: una risorsa per la comunità", che si è svolto ieri a Roma, presso la sede del Cnel.
Il rapporto dall’esplicativo sottotitolo "La ricollocazione in azienda dei lavoratori disabili e dei lavoratori divenuti inabili in conseguenza di infortunio o malattia professionale" rappresenta il risultato finale di una ricerca affidata alla Fondazione Laboratorio per le Politiche sociali (Labos) e all’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (Ispesl) dal ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali. Il progetto prevedeva un’analisi comparata della normativa e delle buone prassi riguardanti l’inserimento e la ricollocazione in azienda dei lavoratori disabili svolta in quattro Paesi europei: Italia, Francia, Spagna e Gran Bretagna.
Per approfondimenti:
Fondazione Labos – Laboratorio per le politiche sociali
ISPESL – Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro
Ministero del Welfare
CNEL – Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro