Si è svolto a Cuglieri (OR), venerdì 9 marzo, il Convegno “La Sardegna che Coopera” con una folta partecipazione di pubblico, cooperative, rappresentanti di Enti Locali e Istituzioni. Segue …
L’iniziativa è stata l’occasione per presentare le proposte di Legacoop Sardegna nei settori del Turismo e della “Cooperazione di Comunità”, temi profondamente legati allo sviluppo della cooperazione ma anche a quello di tutta la Sardegna. Si tratta di un impegno perché l’azione di Legacoop si svolga sempre più nell’ambito di progetti intersettoriali contribuendo a promuovere tra le cooperative forme di collaborazione che possano loro aprire nuove occasioni di sviluppo nel mercato.
Ecco perché i due temi del convegno hanno coinvolto direttamente anche le imprese culturali, dell’agroalimentare, della pesca, dei servizi, del sociale fino a quelle di costruzione.
L’intera mattinata è stata dedicata ai temi del rilancio del settore turismo con la presentazione di un Piano Strategico (PST) che ha come obiettivo quello di dare vita a un sistema regionale di offerta a rete da presentare all’esterno con singoli progetti che possano essere specificati in “pacchetti” da vendere sul mercato. Tra i progetti presentati, il più significativo è quello di Tour Sharing che mira a creare percorsi nei quali il paesaggio, l’offerta culturale ed ambientale di un territorio costituiscano gli elementi di una offerta modulabile a seconda delle esigenze e dei tempi della vacanza. Si tratta di rifiutare le velleitarie tentazioni di competizione con i grandi Tours Operators e riprendere il cammino originario delle prime strutture turistiche con le quali esaltare le peculiarità di un offerta originale e unica nella quale il viaggiatore sia protagonista nella ricerca di conoscenza e di uno scambio di esperienza.
Grande apprezzamento per questo percorso è stato espresso da Maurizio Davolio, Responsabile nazionale di Legacoopturismo, che si è detto pronto a dare il proprio contributo per sostenete l’affermazione del progetto.
Il pomeriggio è stato presentata, per la prima volta pubblicamente, la nuova figura della “Cooperativa di Comunità”.
Si tratta di un tema che acquista in Sardegna una valenza peculiare ed un’opportunità che può costituire un patrimonio non solo per la cooperazione ma anche per l’intero sistema sociale e istituzionale.
Oltre 80% dei 377 comuni della Sardegna ha una popolazione inferiore ai 1.500 abitanti. Qui in maniera più forte di altre regioni italiane si assiste da almeno tre decenni al fenomeno dello spopolamento di molti comuni i quali, oltre a non poter garantire ai cittadini i servizi minimi e occasioni di lavoro nel proprio territorio, in molti casi rischiano di registrare passivamente la disgregazione dello stesso tessuto sociale della propria comunità.
L’interesse per le Cooperative di Comunità, emerso nei numerosi interventi del convegno, si è concentrato, in particolar modo, nella ricerca della costruzione di uno strumento non ancora normato ma in fase di definizione che ben si può adattare alle esigenze dei bisogni di singoli territori.
Di grande rilievo l’impegno del Presidente ANCI, Cristiano Erriu, di cogliere la proposta del Presidente Legacoop della Sardegna, Antonio Carta, di stipulare un protocollo d’intesa tra Legacoop e ANCI con l’obiettivo di far conoscere ai comuni l’opportunità delle Cooperative di Comunità, favorendone la nascita con gli strumenti da ricercarsi nel sistema. I lavori della giornata sono stati conclusi dal Presidente nazionale, Giuliano Poletti che ha sollecitato a tradurre in azione le proposte e gli spunti emersi nel dibattito. In particolare per le cooperative di comunità, Poletti ha chiesto di riprendere lo spirito che in tutta Italia ha visto la nascita della cooperazione sociale concentrandosi prima ancora che sui riferimenti normativi, sui bisogni che si intendono soddisfare. Riprendendo, quindi, uno dei principi ispiratori del nostro movimento cooperativo.
Sul convegno di Cuglieri vedi anche qui.