Lunedì 16 gennaio, presso il museo etnografico Palazzo Atzori di Paulilatino, si è tenuta l’Assemblea congressuale di Culturmedia Sardegna.

Ha aperto i lavori il responsabile regionale di Culturmedia, Jose Moica, il quale ha fornito una fotografia del settore in Sardegna. Un settore che conta 106 cooperative aderenti, che sviluppano un volume di affari di circa 46 milioni di euro e 1077 addetti. I secondi in Italia come numero di cooperative, dopo la Toscana.

Nella sua relazione, ha fatto riferimento agli anni condizionati dall’emergenza Covid, che ha causato pesanti perdite, nei quali si è lavorato per salvare il comparto, ed alla situazione geopolitica attuale, caratterizzata dalla guerra, dall’inflazione e dal forte impatto sul potere d’acquisto, i costi dell’energia e delle materie prime.

La stagione 2022, appena conclusa, da un punto di vista numerico ha invece registrato una grande crescita di visitatori. Moica, richiamando le proposte Legacoop di visione unitaria del comparto ed anzi interdipendente un settore dall’altro, ha sottolineato infine come la bussola del nostro agire quotidiano sia l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Durante il dibattito sono intervenuti diversi cooperatori, rappresentanti di imprese dei diversi settori.

La Presidente nazionale di Culturmedia, Giovanna Barni, ha sottolineato la ricchezza degli interventi e del contributo che Culturmedia da sia a livello regionale sia nazionale. Un settore che ha affrontato anni difficili, dove non siamo solo sopravvissuti, ma nei quali ci siamo rinnovati. Ha evidenziato l’importanza di fare rete, di competenze sempre innovative e di lavorare nel solco degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Nel suo intervento conclusivo, il Presidente regionale di Legacoop, Claudio Atzori, ha rimarcato l’importanza accettare le sfide che abbiamo davanti, di fare rete, di co-progettare nei settori e tra diversi settori, di aggregarsi e di innovarsi, mettendo in luce il tema del rinnovo generazionale.