Il lavoro di ricerca di M. Bugamelli, R. Cristadoro e G. Zevi, pubblicato da Banca d’Italia a dicembre 2009, esamina le conseguenze per il sistema produttivo italiano della crisi economica internazionale avviatasi nel 2007.
I dati di contabilità nazionale vengono integrati con le informazioni desunte nella primavera del 2009 dalle indagini della Banca d’Italia presso le imprese e dai colloqui con circa 70 imprenditori. I dati confermano che la recessione in atto è la più pesante dal dopoguerra e che la ripresa dipenderà, più che nel passato, dalla dinamica della domanda interna e dalla capacità delle imprese di rispondere alle accresciute pressioni competitive. Il ricco insieme di dati consente di tentare prime risposte ad alcuni importanti interrogativi, distinguendo le imprese per dimensione, settore e propensione all’esportazione. La crisi ha colpito il sistema produttivo in una fase di profonda, ancorché parziale, ristrutturazione, i cui frutti cominciavano a maturare. È pertanto importante comprendere se alcune delle imprese più impegnate nella ristrutturazione, e per questo oggi indebitate, incontrino, in questa fase di calo generalizzato della domanda, difficoltà nel reperimento di finanziamenti esterni che possano comprometterne la sopravvivenza.