Al via a Roma, aperto da Mauro Lusetti, presidente dell’Alleanza Cooperative Italiane, il ciclo di incontri promossi dall’ACI nell’ambito del programma di lavoro del Semestre Italiano di Presidenza dell’Unione Europea. Cinque eventi di policy si susseguiranno su tutto il territorio nazionale da settembre a dicembre. Obiettivo di questa serie di incontri è evidenziare il valore aggiunto che il modello di impresa cooperativa può offrire ai processi di crescita economica e sviluppo sostenibile nei Paesi in via di Sviluppo.
La cooperazione allo sviluppo sta cambiando rapidamente: la Commissione Europea ha lanciato una comunicazione sul ruolo del settore privato nei processi di sviluppo internazionale e ad agosto è stata approvata la riforma della legge 49/87 che disciplina la cooperazione allo sviluppo italiana. Il fulcro di questo nuovo paradigma è il partenariato. Anche le imprese, attraverso nuove opportunità di business, possono dare il proprio contributo allo sviluppo del tessuto economico produttivo dei Paesi partner.
C’è bisogno di un settore privato che investa e contribuisca a costruire un’economia sostenibile anche nei Paesi più poveri. Occorre un settore privato che sappia dialogare, collaborare e, con il proprio expertise tecnico-settoriale, rendersi complementare all’esperienza e all’azione delle Ong e delle organizzazioni della società civile che già conoscono il contesto delle società locali. Al modello di impresa sviluppato dal movimento cooperativo guardano in primis molti Organismi per la cooperazione internazionale, in quanto esso coniuga principi solidaristici ed efficienza imprenditoriale.
Il World Cooperative Monitor, curato da Eu- ricse e dall’Alleanza Cooperativa Internazionale (ICA), mostra che le maggiori 300 imprese cooperative contribuiscono alla crescita mondiale per un fatturato complessivo di oltre 2 trilioni di dollari l’anno. Secondo i dati CENSIS, in Italia, l’apporto generato dalle cooperative al PIL nazionale è dell’8%. Cooperazione internazionale e mondo cooperativo rappresentano un bino- mio dalle enormi potenzialità di sviluppo. Come hanno illustrato Rodrigo Gouveia dell’Alleanza Cooperativa Internazionale (ICA) e Simel Esim dell’International Labour Orgnization (ILO), le cooperative offrono una soluzione all’urgenza di coniugare sviluppo economico, protezione ambientale ed equità sociale grazie alle loro caratteristiche: l’attenzione alla comunità e al territorio, il principio di mutualità e di democraticità.