Conti pubblici, il fabbisogno ai massimi del decennio
Conti pubblici, il fabbisogno ai massimi del decennio

Il 2009 si chiude con un fabbisogno annuo del settore statale determinato provvisoriamente in circa 85,9 miliardi, superiore di circa 31,6 miliardi rispetto a quello del 2008 (54,287 miliardi) e il più alto dal 2000.

Lo comunica il ministero dell’Economia, aggiungendo che a dicembre si è registrato un avanzo provvisorio di 2,5 miliardi, inferiore solo di circa 260 milioni su dicembre 2008. 

Dal lato delle entrate, riferisce la nota del Tesoro, si conferma la tenuta del gettito tributario rispetto alla dinamica registrata nel corso dell’anno, con un andamento leggermente positivo delle imposte indirette rispetto alle attese. L‘introito derivante dall’imposta sullo scudo fiscale è risultato nel mese pari a circa 4,7 miliardi e ha più che compensato il minore gettito collegato alla riduzione del secondo acconto Irpef. 

Il fabbisogno complessivo del 2009, sottolinea la nota, «pur se in via provvisoria, risulta leggermente inferiore all’ultima stima ufficiale di 88.000 milioni della Relazione previsionale e programmatica per il 2010». Un risultato «coerente con il quadro di finanza pubblica in corso di elaborazione per l’aggiornamento del Programma di stabilità e crescita che sarà presentato all’Unione europea entro il corrente mese di gennaio». 

Per quanto riguarda le entrate, precisa il comunicato, rispetto al mese di dicembre del 2008, gli incassi hanno risentito del venir meno del versamento delle disponibilità liquide sui «conti dormienti». Dal lato della spesa, rispetto allo scorso anno, l’avanzo del mese di dicembre 2009 tiene conto di interventi a favore del sistema bancario per 2,6 miliardi, attraverso la sottoscrizione di obbligazioni bancarie speciali. 

Il saldo del mese ha peraltro beneficiato di minori pagamenti – connessi a minori tiraggi dalla tesoreria statale da parte degli enti decentrati di spesa, minori erogazioni alle Ferrovie dello Stato, minori rimborsi fiscali relativi ai crediti d’imposta ultradecennali – nonché del venir meno di erogazioni realizzate nel mese di dicembre del 2008 e non replicate nel dicembre 2009 per: anticipazioni a favore delle Regioni per l’estinzione dei debiti sanitari pregressi; pagamento della vacanza contrattuale per il pubblico impiego; erogazione alla Cassa Depositi e Prestiti a chiusura dell’anticipazione a favore al Comune di Roma.

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