La Sardegna è la regione che, essendo per tradizione a vocazione agro-pastorale, produce una grande quantità di lana di pecora, esattamente il 45% della produzione nazionale. Questa lana non può essere utilizzata nel settore tessile e per questo viene buttata. La cooperativa Brebey di Decimomannu è riuscita a fare della lana di pecora una risorsa e non più un rifiuto.
Per lungo tempo sono stati portati avanti degli studi : in Germania venivano realizzati i prototipi che poi l’Università di Cagliari analizzava. Alla fine si è arrivati alla tecnolana, ossia un prodotto con cui è possibile realizzare dei materassini coibentanti in lana per l’edilizia. Il plus valore di questo prodotto stà nel fatto che è totalmente ecologico, privo di sostanze inquinanti e quindi totalmente in linea con gli obiettivi della Strategia europea Europa 2020.
Grazie alle sue caratteristiche, il 16 aprile 2014 Brebey si è aggiudicata la settima edizione del Premio Impresa Ambiente nella categoria “Miglior innovazione di processo/tecnologia”, ma i progetti per il futuro sono tanti. In primo luogo vi è l’intenzione di realizzare un impianto di produzione in Sardegna e poi anche quello di utilizzare la lana ovina nel comparto tessile. In merito a quest’ultimo punto, Brebey è riuscita a creare un prodotto che sostituisce la piuma d’oca e l’ovatta in polestere: si tratta di un’imbottitura di lana che prende il nome di Lanotto.