Mario Medde, CISL: “la mobilitazione dei lavoratori e dei pensionati sardi è l’unica risposta per rafforzare la richiesta di cambiamento del Governo verso la Sardegna e dell’azione di governo nell’Isola.” Segue ….
Mario Medde, CISL: “la mobilitazione dei lavoratori e dei pensionati sardi è l’unica risposta per rafforzare la richiesta di cambiamento del Governo verso la Sardegna e dell’azione di governo nell’Isola.” Segue ….
Vi raccontiamo il paese reale, i giovani, le donne, l’innovazione, l’economia civile. Vi raccontiamo chi quotidianamente costruisce il futuro, partendo dalle persone. Segue …
Da oggi inizia davanti al Consiglio regionale un presidio permanente dei lavoratori e gestori delle circa 300 scuole private paritarie della Sardegna in cui operano 1.800 dipendenti per 13 mila bambini, in massima parte dai 3 ai 5 anni.
Approvato, il 31 ottobre 2012, il decreto legislativo che recepisce la direttiva UE sui ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali tra imprese, e tra Pubbliche Amministrazioni e imprese.
Quasi 126mila iscritti ai Centri servizi per il lavoro e tasso di disoccupazione che continua ad aumentare; 455 posti di lavoro conquistati ma 3.648 persi per un saldo negativo, tra 2010 e 2011, di 3.229 rimasti senza impiego.
40 associazioni promotrici, 100 organizzazioni aderenti: il 31 ottobre erano a Roma con lo slogan “Cresce il welfare, cresce l’Italia”. Un dispiegamento mai visto, compatto e concorde nel chiedere il rilancio ed il rifinanziamento delle politiche sociali.
Mercoledì 31 ottobre la rete “Cresce il welfare cresce l’Italia” si mobilita in piazza Montecitorio dalle 11 alle 13, mentre delegazioni delle 50 organizzazioni promotrici incontreranno esponenti della politica e delle istituzioni.
Non c’è spread che tenga: le ricette del governo Monti non vanno bene e la protesta sociale sta crescendo. Lo dicono i giovani, le persone con disabilità, quelle non autosufficienti, le imprese sociali, le famiglie che non arrivano a fine mese, le società sportive.
La sola riduzione dei programmi d’arma, tra cui la rinuncia all’acquisto dei 90 cacciabombardieri F-35 ad alta tecnologia prodotti dalla Lockheed, produrrebbe un risparmio di 12 miliardi di euro in 15 anni.
Legacoop Nord Sardegna aderisce alla manifestazione indetta dalle Organizzazioni sindacali CGIL-CISL-Uil per il giorno 26 ottobre prossimo.