L’entrata in vigore dell’aumento dell’iva dal 4% al 10% nel settore delle cooperative socio-sanitarie, causerà una forte diminuzione dei servizi, una perdita ingente di posti di lavoro e un complessivo aumento dei costi. In Sardegna 900 posti di lavoro a rischio.
Legacoop regionale lancia l’allarme: con l’entrata in vigore dell’aumento dell’iva dal 4 al 10 per cento nel settore delle cooperative socio-sanitarie, rischia di causare una forte diminuzione dei servizi, una perdita ingente di posti di lavoro e un complessivo aumento dei costi. Il provvedimento, previsto dalla legge di stabilità, varata dal Governo Monti nel 2012, entrerà in vigore a partire dal gennaio prossimo, ma le cooperative e aziende coinvolte, che vedranno uno spropositato aumento dell’Iva del 150%, avranno pochissime alternative se non quella di far partire le lettere di licenziamento. Come ha spiegato il presidente regionale Legacoop, Claudio Atzori durante un incontro con la stampa regionale “Il risparmio previsto in campo nazionale è di 180 milioni, ma l’operazione – è stato calcolato – costerebbe allo Stato non meno di 600 milioni tra riduzione dei servizi, e quindi d’introiti, e ricorso alla cassa integrazione".
A livello nazionale, ha spiegato durante la conferenza il coordinatore regionale di Legacoopsociali Enzo Porcu, l’aumento dell’Iva provocherà la perdita di 20mila posti di lavoro, mentre in Sardegna le stime di Legacoop parlano di circa 900 posti di lavoro.
“Ma a rimetterci sarà una intera Regione, spiega ancora Claudio Atzori. Una famiglia tipo con un figlio all’asilo ed un anziano a carico seguito in una struttura dedicata, rischia di pagare 1500 euro in più all’anno”.
Molti saranno costretti a rinunciare, anche perché l’aumento Iva avrà ricadute anche sui fondi a disposizione dei Comuni, che saranno decurtati, con effetti sulle famigli e sulle stesse cooperative sociali.
Ora tocca alla politica, nazionale e regionale, fare la sua parte per scongiurare questa eventualità Il senatore del Partito democratico, Ignazio Angioni, presente anche lui alla conferenza stampa nella sede di Legacoop, ha già chiesto l’intervento del Governo su questo argomento, ma finora non c’è stata alcuna risposta.
“Anche la Regione Sardegna, ha concluso il senatore Angioni, può e deve farsi carico di questa situazione, portando il problema in tutti i tavoli di confronto con lo Stato”.