Alleanza delle cooperative: "Nuova fase nella storia italiana"
Alleanza delle cooperative: "Nuova fase nella storia italiana"

Il presidente di Confcooperative Luigi Marino è il primo portavoce del coordinamento che unisce anche Agci e Legacoop: rappresentato il 90% del settore. L’obiettivo è dare più forza alle imprese cooperative costituendo un’agenda degli impegni comuni. Segue …

Un evento senza precedenti, una fase nuova nella storia del movimento cooperativo italiano: così Luigi Marino ha salutato il 27 gennaio i partecipanti intervenuti alla presentazione del coordinamento nazionale voluto dalle componenti più rappresentative della cooperazione italiana: Agci, Confcooperative e Legacoop. Si chiama Alleanza delle Cooperative Italiane e mette insieme il meglio della cooperazione, in questi anni espressa dalle tre principali Centrali cooperative.

Luigi Marino, presidente di Confocooperative, è il primo portavoce dell’Alleanza: progettazioni comuni così come le agende. Ampio rinnovamento nell’organizzazione e nel coordinamento delle azioni, le novità principali.

"Incontri e discussioni comuni fra i gruppi dirigenti delle tre centrali, nel passato, sebbene rari, ce ne sono stati- ha detto Marino in sede di presentazione – ma mai esplicitamente sul tema delle intese e delle collaborazioni fra noi. Dunque, oggi partecipiamo ad un evento senza precedenti. Apriamo una fase nuova nella storia del movimento cooperativo italiano. Una storia che ha accompagnato, con un contributo di coesione e di sviluppo, tutti i 150 anni dello Stato unitario". "Viviamo – ha continuato – in un’epoca, che accelera e moltiplica i cambiamenti. Spesso se ne parla come se i cambiamenti ci piovessero addosso e noi avessimo solo la scelta di adattarci, perché non ci sono ombrelli che tengano. Ma noi siamo protagonisti, non comparse della storia. Con le nostre decisioni e le nostre iniziative anche noi fabbrichiamo cambiamenti. Lo stiamo facendo oggi".

"L’Alleanza difenderà – ha continuato – l’autonomia e la libertà delle cooperative dalle istituzioni, dai partiti, dai sindacati dei lavoratori e delle imprese, da gruppi di interessi e lobbies. L’Alleanza tutelerà i ‘padroni’ veri delle cooperative: i soci cooperatori siano essi lavoratori, produttori, consumatori o utenti. Nei dieci anni l’occupazione nelle cooperative è aumentata del 51%. Il fatturato del 65% (soprattutto ad opera delle cooperative maggiori). Il patrimonio netto è più che raddoppiato. L’anno mondiale della cooperazione, indetto dall’Onu per il 2012, dovrà essere motivo di una iniziativa comune. Ci sono ancora italiani, per fortuna sempre meno, disinformati e provinciali, convinti che la cooperazione sia un difetto italiano da correggere. Utilizzeremo la Giornata mondiale per aiutarli a capire che avere una buona cooperazione è tra gli elementi di ‘normalità’ e di modernità dell’Italia e che avere una cooperazione forte è fattore di libertà, di competitività, di sviluppo economico e di coesione sociale, di apertura internazionale".
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