L’Osservatorio è frutto della collaborazione di Provincia, Direzione del lavoro, organizzazioni imprenditoriali, sindacati, INAIL e altri enti ispettivi. La presidente Masini: “Strumento unico per trasparenza e contrasto alla criminalità organizzata”.
Un osservatorio on line di tutti gli appalti pubblici, a prescindere dall’importo, in grado di conoscere in tempo reale – anche attraverso subappalti e subforniture – il mondo che ruota attorno a ogni singolo cantiere. Si chiamerà Opal-Re (Osservatorio provinciale appalti lavori pubblici della Provincia di Reggio Emilia), operativo nel 2010, e sarà il primo in Italia a permettere una conoscenza così dettagliata di un settore tra i più delicati e complessi dell’economia. Nel reggiano, ad esempio, è "pubblico" un cantiere su 5, per un giro d’affari di circa mezzo miliardo di euro all’anno (la sola Provincia di Reggio Emilia ha appaltato in questi anni opere per oltre 200 milioni di euro e sono in arrivo altri cantieri).
Il nuovo osservatorio sarà "uno strumento, unico in Italia per trasparenza, in grado di favorire le pubbliche amministrazioni e le stesse imprese, anche al fine di prevenire e contrastare eventuali infiltrazioni da parte della criminalità organizzata", ha commentato la presidente della Provincia di Reggio Sonia Masini, soddisfatta per questo "risultato concreto prodotto dall’Unità anticrisi". Attivato dall’assessorato provinciale al Lavoro e concordato con numerosi altri enti e associazioni di categoria, a partire dalla Prefettura, il Protocollo d’intesa che istituirà l’osservatorio è stato firmato da Prefetto, Provincia di Reggio Emilia, Comuni, Inps, INAIL, Direzione provinciale e Ispettorato del lavoro, Camera di commercio, Ausl e Azienda ospedaliera Santa Maria Nuova, i sindacati Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, Collegio costruttori edili, Aniem-Confapi, Ancpl-Legacoop, Confcooperative, Cna, Confartigianato-Federimpresa e Confartigianato-Imprese, Coldiretti, Confesercenti, Acer, Act, Arni e Consorzi di bonifica Parmigiana-Moglia-Secchia e Bentivoglio Enza.
"Opal-Re, che in parte utilizzerà banche dati già esistenti come il Sitar della Regione Emilia-Romagna, sarà l’unico strumento a garantire la massima trasparenza anche sugli appalti pubblici di importo inferiore ai 150.000 euro, ma soprattutto il primo a ricostruire attraverso subappalti e subforniture l’intera ‘vita’ del cantiere – ha spiegato l’assessore provinciale al Lavoro Gianluca Ferrari -. Attraverso Internet potrà essere consultata una mappa provinciale di tutti i cantieri aperti in provincia, indicando il tipo di intervento, l’importo, la ditta vincitrice dell’appalto e chi materialmente sta eseguendo i lavori". A realizzare il sito sarà la Nuova Quasco, agenzia regionale interamente pubblica: a maggio sarà installato il data-base, a settembre inizieranno i primi test, per gennaio 2010 è prevista la fine della sperimentazione e il debutto on line.