«È il settore che ha resistito meglio alla crisi in termini di fatturato ed occupazione». Parola di Claudio Atzori, presidente di Legacoop Sardegna, che ieri a Mogoro ha organizzato un seminario informativo sulle nuova normativa nazionale. da l’Unione Sarda
«È il settore che ha resistito meglio alla crisi in termini di fatturato ed occupazione». Parola di Claudio Atzori, presidente di Legacoop Sardegna, che ieri mattina nella sala convegni della fiera del tappeto di Mogoro ha organizzato un seminario informativo sulle nuove opportunità offerte dalla normativa nazionale e ragionale e dalle nuove politiche di incentivazione. Il mondo del cooperativismo nell\’Isola non è indenne alla crisi. Ma non demorde. E chiede più attenzione alla Regione.
LO SCENARIO È l\’appello finale partito dalla Marmilla e rivolto alla Giunta Cappellacci. Un appello suffragato dai numeri: 4mila le cooperative nell\’Isola, 1400 affiliate a Legacoop. «L\’80 per cento dei dipendenti ha contratti a tempo indeterminato, posti di lavoro stabili», ha sottolineato il presidente Atzori. Lo ha seguito il responsabile delle relazioni istituzionali di Legacoop Sardegna Luigi Piano, che ha coordinato i lavori: «Non vogliamo proporre formule magiche per superare il difficile momento, ma lanciare un messaggio di ottimismo e fiducia. E soprattutto mettere a disposizione delle nostre imprese tutte le informazioni sulle nuove incentivazioni e agevolazioni. Lo faremo con uno sportello in ciascuna delle otto vecchie province». C\’è il “Decreto del fare” del Governo, che prevede, fra l\’altro, abbattimenti sul credito d\’imposta per chi inserisce nuove figure. Ovvero nuove assunzioni. Ma anche la delibera della Giunta regionale dello scorso dicembre che ha messo a disposizione 10 milioni di euro: 8 e mezzo per la capitalizzazione delle cooperative esistenti e un milione e mezzo per la creazione di nuove.
IL CREDITO Le cooperative hanno bisogno di liquidità. «Le banche non ci aiutano», hanno detto Marco Pilloni e Bernardino Grussu, presidente e vice di una cooperativa alimentare di Mogoro, «se non avessimo aumentato lievemente i prezzi l\’1 per cento in più di Iva avrebbe prodotto un licenziamento». «Abbiamo bisogno di sostegno per un investimento di due milioni di euro per altri 125 posti letto nel nostro campeggio», ha aggiunto Virgilio Piras, presidente della coop turistica Monte Ferru di Gairo. «Abbiamo una funzione sociale, come mantenere negozi in piccoli paesi», ha ricordato Maria Brai, presidente della coop allevatrici di Santa Giusta, impresa al femminile con 20 dipendenti, 48 collaboratori e 22 punti vendita. L\’invito di Atzori alla Regione: «Col milione e mezzo di euro saranno creati 140 nuovi posti di lavoro. Nell\’industria per un nuovo posto occorrono dai 500 ai 600 mila euro. La cooperazione va sostenuta».