Rapporto 2011 sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna
Rapporto 2011 sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna

Pubblicato il XIII rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna, a cura del Catasto Rifiuti istituito presso l’ARPAS. Si riferisce al 2011 e andrà a comporre la parte isolana del rapporto nazionale sulla gestione dei rifiuti urbani predisposto dall’ISPRA.

L’attività di monitoraggio del Catasto rifiuti, istituito presso l’ARPAS, ha prodotto, anche quest’anno, il rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna. Il rapporto, relativo all’anno 2011, analizza la produzione, le raccolte differenziate, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti urbani, e costituisce un utile strumento per il monitoraggio degli obiettivi previsti dal Piano regionale di gestione dei rifiuti.
Anche nel 2012 l’ARPAS ha provveduto ad elaborare i dati da inviare alla sezione nazionale del Catasto istituita presso l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) per la redazione del rapporto rifiuti nazionale.
Dai dati del 13° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna, che analizza in dettaglio la gestione dei rifiuti urbani e monitora il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano regionale di gestione dei rifiuti, si conferma il positivo andamento della trasformazione del sistema di gestione dei rifiuti:

– la quantità totale di rifiuti urbani prodotti nel 2011, 794.935,45 tonnellate, ha subito, come negli ultimi anni, una contrazione rispetto all’anno precedente, pari al 3,7%, mentre la raccolta differenziata è sensibilmente migliorata passando dal 44,9% del 2010 al 47,1%;
– diminuisce anche la quantità annua di rifiuti destinati allo smaltimento, passando da 454.871,31 tonnellate a 420.450,72;
– altro dato sensibilmente rilevabile è la produzione media pro capite, che nel 2011 è scesa a 475 kg/ab/anno, mentre nel 2009 ammontava a 501 kg/ab/anno ed aveva già subito una flessione significativa nel 2010 scendendo a 492 kg/ab/anno.

Si tratta di risultati significativi che confermano la Regione Sardegna nel novero dei territori più virtuosi nell’attuazione delle raccolte differenziate; tuttavia, alla luce del prossimo scoglio normativo che sarà necessario affrontare, ovvero il divieto di conferimento in discarica di rifiuti ad alto potere calorifico (superiore a 13.000 kJ/kg) a partire dal 1.1.2014, salvo ulteriori proroghe, diventa sempre più urgente estendere una raccolta differenziata di livello elevato ai Comuni più grandi e ai territori in ritardo e completare la dotazione impiantistica prevista dal Piano regionale di gestione dei rifiuti (termovalorizzatori e discariche di servizio) per evitare di incorrere in situazioni d’emergenza che hanno vissuto altre regioni del territorio italiano.

Per approfondimenti:

13° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2011 [file .pdf]
ARPAS

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