Più si invecchia, più si pensa a lunghissimo termine. Anche da vecchio ho ancora stretti fra le mani i tre valori fondamentali del Programma Godesberg: libertà, giustizia, solidarietà. E credo che la giustizia richieda oggi pari opportunità per le nuove generazioni
"… A partire da Maastricht il mondo è cambiato enormemente. Siamo stati testimoni della liberazione delle nazioni dell’Europa orientale e dell’implosione dell’Unione Sovietica. Stiamo assistendo lo sviluppo prodigioso della Cina, India, Brasile e altri "mercati emergenti" che sono stati precedentemente chiamati "terzo mondo". Allo stesso tempo la parte reale delle maggiori economie della terra, si è "globalizzata: quasi tutti i paesi del mondo dipendono l’uno dall’altro. E soprattutto è accaduto che gli attori sui mercati finanziari globali abbiano acquisito un potere del tutto incontrollato. Ma al tempo stesso – e quasi inosservata – la razza umana si è moltiplicata e ha superato i 7 miliardi di persone. Quando sono nato, ce n’erano appena 2 miliardi. Tutti questi cambiamenti hanno un impatto enorme sui popoli d’Europa, sui loro stati e le loro ricchezze.
D’altra parte tutte le nazioni europee stanno riducendo i loro cittadini. A metà del 21° Secolo sarà probabile che vivano anche 9 miliardi di persone sulla Terra, mentre le nazioni europee insieme costituiranno solo il 7% della popolazione mondiale. 7% di 9 miliardi . Per due secoli e fino al 1950, gli europei hanno rappresentato più del 20% della popolazione mondiale. Analogamente, l’Europa vedrà scendere il proprio prodotto globale al 10% dal 30 che era nel 1950.
Ognuna delle nazioni europee rappresenterà nel 2050 solo una frazione pari all’ 1% della popolazione mondiale. Vale a dire: se vogliamo sperare di avere un ruolo nel mondo, lo possiamo avere solo congiuntamente. Quindi gli interessi strategici a lungo termine degli stati -nazione europei è nella loro fusione. Questo interesse strategico nella costruzione europea assume sempre maggiore importanza. Anche se la maggior parte degli abitanti non ne è ancora consapevole e i governi non ne parlano. Quindi se non si farà una vera Unione europea nei prossimi decenni ciò significherebbe un’auto marginalizzazione dei singoli Stati del continente e della civiltà europea nel suo complesso. …"
Il testo integrale del discorso di Helmut Schmidt alla Conferenza nazionale della SPD è disponibile in allegato.