Il licenziamento individuale in Europa
Il licenziamento individuale in Europa

Il 24 e 25 novembre u.s. a Francoforte si è svolto il 4° seminario annuale dell’European Labour Law Network (ELLN) dal titolo “La protezione contro il licenziamento in Europa: caratteristiche di base e tendenze attuali”. Di Giovanni Orlandini (Università di Siena).

"Si tratta di un tema di grande attualità, dal momento che in Italia – come in altri paesi europei – siamo di fronte a costanti pressioni da parte delle istituzioni dell’Unione europea per modifiche legislative che incidano anche sulla disciplina del licenziamento. L’UE non si limita a sollecitare modifiche della legislazione in materia, ma suggerisce di realizzarle attraverso una revisione più ampia del mercato del lavoro fondata sull’idea del c.d. "contratto unico".
L’analisi comparata evidenzia come la tutela forte in caso di licenziamento illegittimo (fondata sulla reintegra del/lla lavoratore/trice) non rappresenti affatto una anomalia del nostro ordinamento. La reintegra è prevista anche nei sistemi presi a modello di "flessicurezza", in particolare la Svezia. Quella che segue è una sintesi dei lavori del suddetto seminario curata da Giovanni Orlandini dell’Università di Siena, che ha partecipato alla tavola rotonda conclusiva

Il 24 e 25 novembre 2011 a Francoforte si è svolto il 4° seminario annuale dell’European Labour Law Network (ELLN) dal titolo "Protection Against Dismissal in Europe- Basic Features and Current Trends". Il Network unisce giuristi del lavoro di tutti i paesi dell’Area Economica Europea (AEE): Stati membri dell’UE, oltre a Islanda, Norvegia e Liechtenstein. I lavori e i documenti che esso produce hanno acquisito un rilievo particolarmente significativo dal 2008, anno in cui il Network è stato accreditato come organismo ufficiale di consulenza della DG Occupazione della Commissione europea in materia di diritto del lavoro (www.labourlawnetwork.eu).

Il seminario ha costituito l’occasione per presentare l’annuale rapporto tematico dell’ELLN, dedicato al licenziamento individuale, con particolare attenzione al tema del licenziamento economico (Rapporto su: "Dismissal – particularly for business reasons – and Employment Protection", novembre 2011). Il rapporto tematico è la sintesi di 30 rapporti nazionali, uno per ciascun paese dell’AEE. In esso sono analizzati "trasversalmente" i diversi profili delle discipline nazionali sul licenziamento (dal periodo di prova al preavviso, alle causali, al regime sanzionatorio…) in modo da evidenziarne analogie e differenze.
I lavori del seminario si sono articolati sulla base di tre relazioni principali, che hanno affrontato tre questioni tra loro correlate:
1)    se esista un modello "europeo" di regolazione della materia, fondato su principi comuni, e quale ruolo giochino nel definirlo le fonti dell’UE e sovranazionali (relazione del prof. Guus Heerma Van Voss, dell’Università di Leiden, Olanda).
2)    quali sono stati negli ultimi anni i principali cambiamenti nella legislazione degli Stati europei in materia e se sia identificabile un comune trend evolutivo nei diversi ordinamenti (relazione del prof. Robert Rebhahn, dell’Università di Vienna, Austria)
3)    se l’approccio fondato sul "contratto unico" possa ispirare i processi di riforma delle discipline nazionali, tesi a superare la segmentazione del mercato del lavoro (relazione del prof. Pierre Cahuc, dell’École Polytechnique, Palaiseau, Francia).

Chi scrive ha preso parte alla tavola rotonda conclusiva, coordinata dal prof. Bernd Waas, dell’Università di Francoforte, alla quale hanno partecipato anche Flemming Dreesen (Confederazione degli imprenditori danesi), Lennart Janssens (DG Occupazione della Commissione europea), Csilla Kollonay Lehoczky (Università Eötvös Lóránd di Budapest), Ton Wilthagen (Università di Tilburg, Olanda).
Con la relazione disponibile in allegato si intende fornire un quadro delle principali tematiche affrontate nel corso del seminario in oggetto, per evidenziare quali siano le dinamiche in atto che interessano gli ordinamenti nazionali e in che modo su di esse influiscano le politiche e gli indirizzi adottati dalle istituzioni dell’UE (con particolare riferimento all’Italia)."

 

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