16 dicembre 2011: Cooperative e sindacati «Accordo innovativo raggiunto con grande senso di responsabilità, a fronte della crisi che investe il Paese». Segue ..
«Un grande senso di responsabilità, a fronte della crisi che investe il Paese ha condotto le parti a trovare un accordo per le lavoratrici e i lavoratori che operano nel settore della cooperazione sociale e le loro famiglie».
Questo il commento al termine della lunga trattativa che ha portato all’accordo Federsolidarietà – Confcooperative, Legacoopsociali e Agci Solidarietà e le quattro organizzazioni sindacali (FP Cgil, FPS Cisl, Fisascat Cisl e Uil FPL) per il rinnovo del CCNL delle cooperative sociali.
«L’accordo prevede interessanti innovazioni sulla parte normativa che ne fanno uno strumento aggiornato alle novità del mondo del lavoro che si sono susseguite sul versante della struttura della contrattazione, si legge nel comunicato. E’ importante sottolineare che si tratta del primo CCNL che prevede l’istituto dell’apprendistato aggiornato al nuovo Testo Unico. Gli aumenti retributivi a regime ammonteranno a 70 euro medi mensili e sono articolati in tre tranche (gennaio, ottobre e marzo 2013)».
Previsti, inoltre, 5 € per l’assistenza sanitaria integrativa e € 110 di Elemento di Garanzia, per tutelare i lavoratori dell’eventuale assenza della contrattazione integrativa. Tra le diverse modifiche, migliorata la norma sul passaggio d’appalto, con la previsione della salvaguardia del riconoscimento economico dell’anzianità di servizio.
“Esprimiamo una profonda soddisfazione per la sottoscrizione di un’intesa – ha dichiarato Rossana Dettori, segretario generale della Fp Cgil – che arriva in una fase di profonda difficoltà per il paese e che apre uno spiraglio di luce nel buio di questa crisi e nel mondo delle relazioni industriali. Il settore della cooperazione rappresenta un grande sistema di servizi alla persona e di sostegno al welfare, oggi messo in crisi dai pesanti tagli intervenuti negli ultimi anni. Che si riparta dal rinnovo contrattuale per rilanciare i servizi ci sembra un fatto estremamente positivo”.
“La riaffermazione dello strumento del contratto nazionale – aggiunge Dettori – il rafforzamento della contrattazione di secondo livello con l’introduzione di un elemento di garanzia per i lavoratori, la scommessa sull’ingresso dei giovani nel settore con l’attuazione del testo unico sull’apprendistato, ci parlano di un buon accordo, che arriva in un momento di grande difficoltà per l’intero sistema di servizi e assistenza alla pensione. La parola adesso passa ai lavoratori”.
“E’ un rinnovo contrattuale che assume una certa importanza non solo per il momento di crisi che il paese sta attraversando – ha dichiarato il segretario generale della Fisascat CISL Pierangelo Raineri -. Le previsioni demografiche di invecchiamento della popolazione fanno riflettere sulle future esigenze di nuovi servizi privati di assistenza alla persona che saranno sempre più richiesti anche considerate le carenze dei servizi pubblici”.
Ulteriori commenti e valutazioni sui siti nazionali delle Associazioni cooperativistiche e delle Organizzazioni sindacali.