Consumi: anche per Confcommercio è già finita la fase di recupero
Consumi: anche per Confcommercio è già finita la fase di recupero

Anche secondo gli indicatori misurati da Confcommercio, nel mese di settembre i consumi sono scesi dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente. Negativi quasi tutti i segmenti di spesa. Segue …

Nello scorso mese di settembre l’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) è cresciuto dell’1,1% in termini tendenziali, mentre è sceso dello 0,1% rispetto al mese precedente evidenziando il probabile esaurimento della fase di recupero dei consumi delle famiglie che aveva raggiunto il picco nei mesi estivi del 2011. Rispetto allo stesso mese dello scorso anno è cresciuta sia la domanda relativa ai servizi (+2,7%) che quella per i beni (+0,5%). Un’evoluzione particolarmente favorevole continua ad interessare il comparto dei beni e servizi per le comunicazioni (+11,7% rispetto a settembre del 2010), soprattutto quelli per l’ICT domestico, la cui domanda è favorita, oltre che dall’introduzione di nuovi prodotti, dalla sostenuta tendenza alla riduzione dei prezzi. In significativo ridimensionamento gli acquisti da parte delle famiglie dei prodotti di abbigliamento e delle calzature (-3,9), per i quali il 2011 si profila come un anno particolarmente negativo. Quanto alla mobilità, è ripresa la fase di contrazione della domanda. In calo soprattutto gli acquisti di autovetture e motocicli da parte dei privati, mentre la domanda per beni e servizi ricreativi ha mostrato, dopo sette mesi di progressiva crescita, una diminuzione dell’1,3%. Resta critico, infine, l’andamento dei consumi alimentari.
Passando alle dinamiche congiunturali, i dati evidenziano una tendenza al progressivo indebolimento della domanda. In particolare, si registra una diminuzione della domanda per i beni (-0,3%) e un miglioramento dei consumi di servizi. Tra i diversi aggregati cala in particolare la domanda per i beni e servizi per la mobilità, mentre la diminuzione più significativa ha interessato i beni ed i servizi ricreativi. Per quanto riguarda i prezzi, infine, per il mese di novembre si stima una variazione congiunturale dello 0,1% dell’indice dei prezzi al consumo, dato che confermerebbe al 3,4% il tasso d’inflazione tendenziale. Gli aumenti dei prezzi registrati ad ottobre hanno determinato una revisione della stima per il 2011 dal 2,7% al 2,8%.

 

www.confcommercio.it

 

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