I responsabili delle tre agenzie ONU di Roma e personalità internazionali di rilievo hanno, il 17 ottobre, celebrato presso la Fao la Giornata mondiale dell’alimentazione. Segue …
I responsabili delle tre agenzie ONU di Roma e personalità internazionali di rilievo hanno, il 17 ottobre, celebrato presso la Fao la Giornata mondiale dell’alimentazione, incentrata quest’anno sulla recente ondata di fluttuazioni dei prezzi alimentari che minaccia di spingere altri milioni di persone nella morsa della fame cronica.
Il tema scelto per la Giornata mondiale dell’alimentazione 2011, "Prezzi alimentari – dalla crisi alla stabilità", intende richiamare l’attenzione su cinque anni consecutivi di prezzi alimentari instabili e sostenuti, al momento prossimi al loro picco storico.
Istituita per commemorare la fondazione della Fao nel 1945, la Giornata mondiale dell’alimentazione si celebra in più di 150 paesi in tutto il mondo. Quest’anno ricorre anche il 60esimo anniversario del trasferimento dell’Organizzazione da Washington a Roma.
Nel suo messaggio Papa Benedetto XVI ha affermato che per combattere la fame e le carestie occorrono sia soluzioni immediate che di lungo periodo.
Con riferimento alla crisi nel Corno d’Africa e alla grave carestia che affligge il sud della Somalia, il Papa ha detto: "Di fronte all’annientamento di intere comunità provocato dalla fame e all’abbandono forzato della propria terra d’origine è essenziale fornire assistenza immediata, ma è necessario intervenire anche nel medio e lungo periodo per riuscire a venir fuori dall’emergenza".
Ha poi definito "deplorevole" l’idea che sta guadagnando terreno che il cibo sia una merce come tutte le altre e dunque "soggetta ai movimenti speculativi".
L’agricoltura promuove lo sviluppo economico, ha proseguito: "Il lavoro agricolo non dovrebbe essere considerato un’attività secondaria, ma piuttosto come l’obiettivo di tutte le strategie di crescita e di sviluppo". "La liberazione dal giogo della fame è la prima manifestazione concreta del diritto alla vita", ha aggiunto.
Dando l’avvio alle celebrazioni,il direttore Generale della Fao, Jacques Diouf, ha detto che servono 80 miliardi di dollari di investimenti aggiuntivi l’anno in agricoltura, e nelle attività ad essa connesse, per assicurare che vi sia cibo a sufficienza per il 2050. Maggiori investimenti sono essenziali per mitigare le oscillazioni dei prezzi alimentari e costruire la capacità di risposta delle nazioni e delle popolazioni povere.
"I fattori che stanno dietro il devastante impatto che i prezzi sostenuti e volatili hanno avuto sulle condizioni di vita delle popolazioni povere sono 20 anni di investimenti insufficienti in agricoltura, ed in generale l’aver trascurato il settore".
La crisi nel Corno d’Africa mostra che sono necessarie risposte sia immediate che di più lungo periodo che sono necessarie risorse finanziarie su cui poter contare per affrontare le cause di fondo della carestia e dell’insicurezza alimentare, ha fatto notare Diouf.
"Il mondo ha la conoscenza e i mezzi finanziari per garantire la sicurezza alimentare a tutti, e di conseguenza un mondo più stabile. Adesso è il momento che si passi dalle parole ai fatti" ha concluso.
Michelle Bachelet, ex Presidentessa del Cile, attuale sottosegretario Generale delle Nazioni Unite e direttrice Esecutiva di "UN Women", ha sottolineato che una delle cause dell’insicurezza alimentare è "la povertà e la discriminazione contro donne e ragazze, comprese quelle dedite all’agricoltura.
"Poiché le donne sono in prima linea per garantire la sicurezza alimentare, è necessario che negli investimenti agricoli e commerciali sia data priorità ai loro bisogni e ai loro diritti, se vogliamo passare dalla crisi alla stabilità" ha dichiarato.
"Se l’umanità vuole vincere la sfida di nutrire la popolazione mondiale oggi e nel 2050 quando raggiungerà i 9 miliardi, è necessario investire nelle donne, perché esse hanno un ruolo chiave nella lotta contro la fame. Conferire alle donne più potere in termini di opportunità e strumenti, è di fondamentale importanza per velocizzare il percorso verso lo sviluppo, la sicurezza alimentare e una nutrizione più salutare", ha dichiarato Michelle Bachelet.
Il Presidente dell’Unione Africana, Obiang Nguema Mbasogo, presidente della Repubblica della Guinea Equatoriale, ha dichiarato che l’Africa sta sostenendo il maggior peso dell’attuale crisi dei prezzi delle derrate alimentari.
"Aumentare la produttività e la competitività dei piccoli agricoltori, gli investimenti in agricoltura e le politiche inerenti alla proprietà fondiaria" sono le priorità identificate da Obiang Nguema Mbasogo che ha altresì fatto appello allo spirito di solidarietà nazionale e internazionale per diminuire il numero di persone che soffrono la fame nel mondo.
Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha affermato nel suo intervento che la lotta alla fame nel mondo necessita di una nuova forma di globalizzazione che rifletta principi di "condivisione, generosità e cooperazione".
"Un uomo affamato non è un uomo libero e spesso può anche diventare pericoloso", ha dichiarato il Ministro.
Il Ministro dell’agricoltura italiano Francesco Saverio Romano ha fatto notare che "i paesi più ricchi ed industrializzati sono chiamati alla grande responsabilità di rimettere l’agricoltura e la sicurezza alimentare al centro dell’agenda politica internazionale". E ancora: "La globalizzazione non può più prescindere da uno sviluppo rurale finalizzato, in tutte le aree del mondo, al benessere delle popolazioni".
Josette Sheeran, direttore Esecutivo del Programma alimentare mondiale (Pam), ha ugualmente sottolineato il ruolo fondamentale rivestito dalle donne.
"Le donne sono l’arma segreta per sconfiggere la fame e rappresentano una forza ineguagliabile nella lotta alla malnutrizione" ha detto Josette Sheeran. "Quando le donne hanno cibo, anche i bambini hanno cibo. Inoltre quando vengono aiutate a produrre cibo, anche le comunità a cui esse appartengono hanno la cibo con cui nutrirsi. È per questo che una strategia insostituibile nella lotta alla fame è proprio fornire alle donne conoscenza e capacità, capitale e strumenti, per aiutarle a raggiungere la sicurezza alimentare per sé, per i propri figli, per le proprie comunità.
Kanayo F. Nwanze, presidente del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (Ifad), ha affermato: "Fintanto che ci sarà anche solo una persona che muore a causa della fame cronica dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per evitare che ciò avvenga. La recente crisi nel Corno d’Africa mostra il terribile costo umano che si paga per aver trascurato l’agricoltura e le zone rurali. La siccità non si può prevenire, la carestia si".
"Esistono strategie efficaci e strumenti che gli agricoltori possono usare per incrementare la loro capacità di risposta agli shock climatici e di altra natura. Investimenti in agricoltura di lungo periodo – non solo da parte dei donatori internazionali ma anche da parte degli stessi Paesi – sono l’elemento essenziale per far sì che tragedie di questa portata non si verifichino mai più".
Tra le altre personalità intervenute vi sono stati il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il Rappresentante permanente della Santa Sede presso la Fao, Arcivescovo Luigi Travaglino, che ha letto il messaggio del Papa.
A conclusione delle celebrazioni, la cantante jazz americana Dee Dee Bridgewater e il chitarrista classico brasiliano Marcus Vinicius si sono esibiti. Nel corso della cerimonia l’attore inglese Jeremy Irons è stato nominato Ambasciatore di Buona Volontà della Fao.
La cerimonia della Giornata mondiale dell’alimentazione è stata seguita dall’apertura dei lavori della 37° sessione della Commissione sulla Sicurezza alimentare mondiale delle Nazioni Unite.