Michelle Bachelet: “Permettere alle donne di avere accesso a tecnologie e fertilizzanti, di studiare ed informarsi e di possedere un proprio pezzo di terra vuol dire permettere al mondo, tutto il mondo, di vivere meglio.”
Lo ha dichiarato Michelle Bachelet, ex presidente del Cile e attuale sottosegretario Generale delle Nazioni Unite e direttrice Esecutiva di "UN Women", intervenendo il 17 ottobre presso l’ Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura nell’ambito delle celebrazioni della Giornata mondiale dell’alimentazione.
“Le donne sono contadine e imprenditrici, nutrono ed educano, guariscono ed aiutano e possono contribuire alla crescita economica e allo sviluppo sociale nei punti più remoti del mondo” lo ha dichiarato Michelle Bachelet, ex presidente del Cile e attuale sottosegretario Generale delle Nazioni Unite e direttrice Esecutiva di "UN Women", intervenendo il 17 ottobre presso l’ Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura nell’ambito delle celebrazioni della Giornata mondiale dell’alimentazione.“
Nel mondo ci sono, ha esordito la Bachelet, i miliardo di persone che soffrono la fame. Un numero altissimo che potrebbe diminuire se si desse alle donne la possibilità di sviluppare il loro potenziale produttivo.”
Sono le donne, soprattutto nel mondo agricolo, ad essere le portatrici di quei valori di condivisione, sicurezza e salute che permetteranno al mondo di sfamare la crescente popolazione mondiale. “Il 60/80% del cibo è prodotto dalle donne, ha spiegato il Sottosegretario. Le donne sono in trincea quando si tratta di sicurezza alimentare, proprio per questo è necessario che siano messe in posizione di poter efficacemente ed effettivamente influenzare le politiche agricole. Solo il 5% degli aiuti, ha proseguito la Bachelet, è rivolto specificatamente alle donne ma quasi il 70% dei contadini in Africa è donna”.
Le donne contadine non hanno accesso a fertilizzanti, tecnologie e know-how, molto spesso a loro è vietato il possesso della terra: politiche sociali ed economiche volte a ribaltare questa situazione potrebbe risolvere molti dei problemi che il mondo agricolo nello specifico, ed il mondo in generale, stanno affrontando. Il Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite ha spiegato che “se semplicemente le politiche verso le donne fosse migliorate si avrebbero nel mondo dai 100 ai 150 milioni di poveri in meno”.
Permettere all’altra metà del cielo di avere accesso a tecnologie e fertilizzanti, di studiare ed informarsi e di possedere un proprio pezzo di terra vuol dire permettere al mondo, tutto il mondo, di vivere meglio.
La signora Michelle Bachelet è il primo sottosegretario sottosegretario Generale delle Nazioni Unite e direttrice Esecutiva di "UN Women", che è stato istituito il 2 luglio 2010 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Sotto la sua guida, UN Women porterà, sosterrà e coordinerà il lavoro sulla parità di genere e l’empowerment delle donne a livello globale, regionale e nazionale.
La signora Bachelet è stata presidente del Cile dal 2006 al 2010. A lungo sostenitrice dei diritti delle donne, ha sostenuto l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne nel corso di tutta la sua sua carriera. Uno dei suoi maggiori successi come Presidente è stata la decisione di risparmiare miliardi di dollari per spenderli su questioni come la riforma delle pensioni, su programmi di protezione sociale per donne e bambini, e ricerca e sviluppo, nonostante la crisi finanziaria che aveva colpito il Paese. Altre iniziative includono il triplicamento del numero di centri per l’assistenza alla prima infanzia per le famiglie a basso reddito e il completamento di circa 3.500 asili nido in tutto il paese.
La signora Bachelet ha anche servito nel governo cileno come ministro della Difesa e ministro della Salute. Come ministro della Difesa, la signora Bachelet ha introdotto politiche di genere destinate a migliorare le condizioni delle donne nelle forze armate e nelle forze di polizia. Come ministro della Salute, ha implementato la riforma sanitaria,migliorando l’attenzione ai servizi di cure primarie con l’obiettivo di garantire una migliore e più veloce assistenza sanitaria alle famiglie (di Natalie Nicora).