’’Non bisogna sottovalutare i rischi che l’abitudine all’uso nel discorso pubblico di allusioni irriverenti, lesive della dignità delle persone, contribuiscano a nutrire il terreno sul quale l’omofobia si radica’’ (Giorgio Napolitano).
Lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia.
Per Napolitano ’’l’ostentazione in pubblico di atteggiamenti di irrisione nei confronti di omosessuali è inammissibile in società democraticamente adulte’’. Il capo dell stato sostiene che ’’la coesione sociale del nostro Paese è sottoposta a gravi tensioni: inammissibili episodi di impudente aggressività ed intolleranza si verificano con frequenza preoccupante. In occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia voglio esprimere perciò la mia preoccupazione per il persistere di discriminazioni e comportamenti ostili nei confronti di persone con orientamenti sessuali diversi. Si tratta di atteggiamenti che contrastano con i dettami della nostra Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali della Ue’’.
Napolitano sottolinea che ’’il nostro è un camino che appare ancora lungo e difficile. Per questo è importate che la battaglia contro l’omofobia e le discriminazioni che ne derivano non sia condotta solo ad opera di meritorie avanguardie ma divenga un ben più vasto impegno civile. Non disperdiamo un prezioso patrimonio di libertà e di tolleranza, guadagnato nel corso della nostra storia. Mancheremmo di rispetto nei confronti di chi per costruire quel patrimonio ha saputo battersi con intelligenza, rischiare di persona con coraggio’’.
Il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, sottolinea come ’’Il richiamo del presidente Napolitano ad un vasto impegno civile contro le discriminazioni e le forme di intolleranza sociali contro gli omosessuali, non può che trovare pieno sostegno’’.
’’E’ importante impegnarsi tutti – aggiunge la Polverini – perchè si promuova e si diffonda la cultura del rispetto e del contrasto a qualsiasi forma di intolleranza e di omofobia. Un impegno che la Regione Lazio ha già messo in campo anche attraverso iniziative in collaborazione con le associazioni che difendono i diritti degli omosessuali. Così come è auspicabile che le forze politiche in Parlamento sappiano trovare un punto di convergenza che possa accelerare l’approvazione della legge contro l’omofobia’’.
Per il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, se il Parlamento non voterà la legge contro l’omofobia ’’vorrà dire che le violenze avranno una sorta di avallo istituzionale’’. ’’Se l’Italia – afferma Vendola – non riesce neppure a dotarsi di una normativa minima ed elementare di decenza come questa vuol dire che stiamo precipitando nel buco nero della civiltà e del diritto’’.
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