Due settimane esatte al 6 maggio, giorno dello sciopero generale nazionale della CGIL. “Giorni d’intenso lavoro – fa sapere la CGIL Sardegna – per illustrare la piattaforma e le ragioni della mobilitazione.
Nel territorio, nei luoghi di lavoro, nelle piazze, tra le persone che vivono una condizione sociale complessa”.
Per la CGIL Sardegna “fisco, lavoro, sapere, democrazia, infrastrutture, giovani, sociale, beni comuni: non parole d ordine, ma i capitoli che una qualsiasi azione di governo dovrebbe avere per stare dentro una crisi che se non affrontata farà scivolare il paese in un progressivo arretramento. Non basta negare la crisi per impedire che produca i suoi effetti, responsabilità vorrebbe che si evitasse di descrivere una economia che aggancia la ripresa quando oltre agli indicatori c é il presente delle persone a testimoniare l entità dei problemi e delle difficoltà. Disoccupazione giovanile, aumento del ricorso agli ammortizzatori sociali, taglio dei trasferimenti agli enti locali che producono decremento dei servizi”.
“Il 6 maggio ci fermiamo, saremo in tante e in tanti, per affermare che c é un paese che vuole reagire, che chiede peró mezzi e strumenti che solo chi possiede le leve economiche e politiche ha il dovere di mettere a disposizione”.
In tutto il territorio della provincia di Cagliari e per tutti i settori pubblici e privati lo sciopero é per l intera giornata di lavoro. Venerdì 6 maggio, appuntamento in Piazza Garibaldi alle 9, corteo per la città, Manifestazione in Piazza del Carmine con interventi e musica.