Il governatore: “Non c’è nessun accordo col Governo sui migranti. E siamo assolutamente contrari alle tendopoli: sono delle strutture ingestibili”, ha detto Vasco Errani.
Il piano del Governo per l’emergenza migranti non decolla. Fumata nera ieri mattina a Palazzo Chigi, dove il premier Silvio Berlusconi ha incontrato i rappresentati delle Regioni nella "cabina di regia" che avrebbe dovuto far fronte all’emergenza e decidere sui luoghi e sui criteri d’accoglienza per 20mila immigrati "clandestini". "C’è un accordo tra Governo e Regioni – ha detto il premier – sul fatto che le tendopoli, e cioè i centri di identificazione, sono una soluzione assolutamente provvisoria per tutti".
Ma a stretto giro è arrivata la replica del presidente della conferenza delle regioni Vasco Errani. "Sulle tendopoli non c’è nessun accordo. Abbiamo detto al Governo, col quale c’era un patto esclusivamente per accogliere i profughi, che c’è un’emergenza umanitaria che bisogna affrontare con gli strumenti consentiti dalle leggi italiane e dalle direttive Ue. Diciamo no a situazioni che non si possono gestire, e le tendopoli non lo sono".
Tutto da rifare, insomma: lunedì Berlusconi e il ministro Maroni incontreranno il governo tunisino, e il giorno successivo riferiranno ai rappresentanti degli enti locali. Congelata fino a martedì, dunque, l’ipotesi di allestire dei mega-Cie nel nord Italia, nei sette siti individuati dal ministro La Russa. Le Regioni propongono invece di attivare l’articolo 20 del testo unico sull’immigrazione che offre protezione temporanea agli immigrati e dà la possibilità di ricongiungimenti familiari con persone che si trovano in altri paesi europei.
La Repubblica, 2 aprile 2011