La Camera dei Deputati ha approvato la mozione presentata dal PD per il contrasto della violenza nei confronti delle donne che impegna il Governo, fra le altre misure, a finanziare il piano d’azione mirato alla prevenzione del fenomeno e alla tutela delle vittime.
«Siamo soddisfatti del sì ottenuto ieri alla Camera dalla nostra mozione – ha affermato la deputata Caterina Pes (PD) – ma non vogliamo che l’impegno preso resti sulla carta».
«Oggi in Italia si contano sette milioni di donne che hanno subito violenza e sono le cronache a raccontarci questo dramma quotidiano. Di contro, i centri antiviolenza, per via dei tagli imposti agli enti locali, rischiano la chiusura forzata – denuncia la parlamentare – queste strutture non possono morire decapitate sotto i colpi delle legge di stabilità. La crisi non la possono pagare i soggetti più deboli. Le donne che chiedono aiuto a un centro hanno già subito una violenza. Non possiamo imporre loro un’ulteriore violenza, quella di lasciarle sole di fronte al loro dramma».
«Il documento approvato in Aula impegna l’esecutivo a stanziare maggiori risorse da destinare alle strutture di accoglienza e di tutela per le vittime di stupri o violenze. Con la legge sullo stalking – prosegue la Pes – si è fatto un passo in avanti dal punto di vista legislativo, ma oltre al dovere di “disinnescare” la violenza, abbiamo quello di tutelare chi ne è vittima. Le donne che trovano il coraggio di denunciare hanno bisogno di un’assistenza e di una protezione concreta. Chiudere i centri antiviolenza significa chiudere loro la porta in faccia» conclude la parlamentare.