Da troppi anni in Sardegna le politiche sulla disabilità sono determinate maggiormente dai vincoli di bilancio che dalla scelta di qualificare i servizi, dalla riabilitazione all’assistenza personalizzata, dall’integrazione scolastica all’inserimento lavorativo.
Il coordinatore regionale di Legacoopsociali Sardegna, Enzo Porcu, è intervenuto nel confronto sulla disabilità aperto dai tagli operati dalla Giunta regionale ai progetti personalizzati ex legge 162/1998 per richiedere che
su riabilitazione, inserimento lavorativo, integrazione scolastica e assistenza personalizzata dei disabili sia varata una politica organica.
“Legacoopsociali Sardegna prende positivamente atto dell’impegno – annunciato alle Associazioni della disabilità dall’Assessore regionale alla Sanità, on. Antonello Liori – “di cominciare il cammino verso una rivisitazione complessiva dei criteri e dei parametri per i finanziamenti dei piani personalizzati della 162”.
Fino a tale esito, esprime vicinanza agli utenti interessati, alle loro famiglie ed alle operatrici ed agli operatori che per effetto dei tagli operati vedranno ridotte le risorse poste a disposizione dei singoli progetti."
Così prosegue il comunicato di Legacoopsociali "Si deve rilevare che in Sardegna, da troppi anni, il governo dei processi di riordino e riqualificazione delle attività di riabilitazione globale, di inserimento lavorativo dei disabili, di sostegno all’integrazione scolastica degli alunni e degli studenti disabili e della stessa assistenza personalizzata appare contraddittorio e, talvolta, maggiormente determinato dai vincoli di bilancio che dalla scelta di qualificare le politiche ed i servizi.
Una condizione che, in taluni casi, rischia di pregiudicare l’ordinaria prosecuzione di interventi essenziali, compresi quelli rivolti ai bisogni dell’utenza in età evolutiva.
Per intervenire su questa complessa condizione non sono sufficienti misure tampone, sollecitate dalla necessità di dare risposta a questo o quel, pur pienamente legittimo, gruppo di pressione, ma occorre un impegno articolato sulla condizione della disabilità e della non autosufficienza.
Con l’obiettivo di portare un contributo in tale direzione, Legacoopsociali richiede l’apertura di un approfondito confronto con l’Assessorato regionale alla Sanità ed all’Assistenza sociale ed il pieno coinvolgimento delle Associazioni cooperativistiche nei tavoli tecnici e politici di discussione delle politiche sulla disabilità.
Legacoopsociali Sardegna, inoltre, sollecita la Giunta ed il Consiglio regionale ad avviare, finalmente, la discussione del Piano sociale regionale e di realizzare con essa il più alto livello di integrazione nelle risposte oggi parcellizzate e non coordinate ai bisogni della popolazione disabile e non autosufficiente, sotto il profilo della riabilitazione, dell’assistenza personalizzata, dell’integrazione scolastica e dell’inserimento lavorativo.
E da essa si facciano discendere le decisioni di finanziamento, sulla base delle risorse già disponibili e da incrementare, impegnando la Regione Sardegna non solo a non scaricare sulla condizione dei disabili i tagli alla spesa sociale apportati anche quest’anno con la legge finanziaria dello Stato per il 2010 ma anche a rilanciare un nuovo welfare, nell’interesse di tutta la comunità regionale.”