Centinaia di cooperatrici e cooperatori sociali del Friuli Venezia Giulia si sono ritrovati il 15 dicembre dalle 8 in piazza Oberdan a Trieste, per manifestare la loro preoccupazione per i tagli al settore contenuti nel bilancio regionale 2010.
In una giornata segnata dalla bora siberiana – con raffiche anche superiori ai 100 km/h – centinaia di cooperatrici e cooperatori sociali del Friuli Venezia Giulia si sono ritrovati il 15 dicembre dalle 8 in piazza Oberdan a Trieste, per manifestare la loro preoccupazione per i tagli al settore contenuti nel bilancio 2010 in discussione questa settimana al Consiglio regionale. Tagli che mettono in discussione non solo la sopravvivenza del settore, ma soprattutto la qualità e quantità dei servizi resi alle fasce più delicate della società regionale – anziani, minori, portatori di handicap, persone in cura per problemi psichici, tossicodipendenti ed alcooldipendenti, carcerati, ecc. -, cui la cooperazione sociale offre ormai gran parte delle prestazioni dei servizi pubblici, oltre che la maggioranza delle offerte di inserimento lavorativo protetto.
A partire dalle 8, oltre a portare la loro protesta e proposta agli amministratori regionali, i cooperatori sociali hanno offerto – ai consiglieri regionali così come ai cittadini di passaggio – materiali informativi, ma anche alcuni dei prodotti di cooperative sociali triestine: le bevande calde della Cooperativa “Il Posto delle Fragole” (che gestisce un bar/ristorante ed un albergo) e le brioches del forno della neocostituita Cooperativa “Polis”, oltre ai mazzi di rose coltivate dalla Cooperativa Agricola “Monte San Pantaleone”. Intanto, davanti alla sede del Consiglio regionale stazionavano alcuni automezzi: dagli autoponteggi delle cooperative sociali di inserimento lavorativo ai pullman per i trasporti di portatori di handicap, come quello messo a disposizione dei soci delle coop udinesi dalla Cooperativa “Cometa” di Codroipo.
A completare la coreografia, lo striscione di Agci-Solidarietà, Federsolidarietà-Confcooperative e Legacoopsociali: “Le cooperative sociali per lo sviluppo dell’economia civile della regione”, realizzato dalla Cooperativa Sociale “Hattiva” di Tavagnacco. Va rilevato che tutta l’iniziativa è stata ovviamente autofinanziata dalle citate e dalle altre numerose cooperative sociali regionali, e che i soci sono giunti a Trieste generalmente a proprie spese, sottraendo ore e retribuzione alla loro giornata di lavoro.
Prima dell’inizio della seduta del Consiglio regionale, con grande sensibilità i capigruppo consiliari, insieme ad alcuni altri consiglieri, hanno ricevuto una delegazione delle associazioni delle cooperative sociali. La delegazione cooperativa ha riproposto le più urgenti necessità: da una parte recuperare i tagli economici portati dalla proposta di bilancio, dall’altra attuare con urgenza tutti i provvedimenti destinati ad attuare la valida legislazione degli anni scorsi, per molti aspetti inattuata (con la conseguenza che i servizi vengono troppo spesso affidati dalle pubbliche amministrazioni alle cooperative sociali con procedure sottocosto, che danneggiano i redditi dei lavoratori e la qualità dei servizi).
Al termine del lungo e vivace confronto, è emersa la disponibilità, sia dei capigruppo di maggioranza che di minoranza, di verificare le possibilità di dare risposte al settore sia sul piano economico, sia su quello di uno stimolo alla Giunta regionale per l’attuazione degli attesi provvedimenti. Primo fra i quali, la collocazione delle competenze relative alla cooperazione sociale in un assessorato diverso da quello alle Attività Produttive, che risulta incongruo per la gestione di problematiche direttamente legate alle vicende del settore socio-sanitario-educativo.
Se, come auspicato dai cooperatori, il Consiglio regionale saprà deliberare già questa settimana al proposito, si aprirà la strada per un avvicinamento maggiore fra l’esperienza pilota della nostra regione e le normative europee per la valorizzazione dell’economia civile e sociale (definizione con cui l’Unione Europea indica il “Terzo settore”).