Positivo il commento di Salvatore Nocera, vicepresidente della Fish, un po meno quello del Coordinamento italiano degli insegnanti di sostegno: “Nessun accenno al numero di alunni disabili per classe, all istruzione domiciliare né ai laboratori”. Vedi allegato.
Pubblicate un po in sordina durante l estate, e un po prima rispetto al classico mese di settembre, il ministero dell Istruzione ha reso noto le Linee guida sull integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Lo ha fatto ai primi di agosto, mentre la maggior parte degli italiani erano in vacanza. Ma agli esperti che si occupano di scuola non è sfuggito, e presto sono arrivati i primi commenti. Positivo il giudizio espresso da Salvatore Nocera, vicepresidente della Fish (Federazione italiana per il superamento dell handicap), che aveva anticipato il contenuto delle linee guida a fine luglio: "pur essendo un documento che fa il punto della situazione in Italia, si tratta comunque di un segnale politico importante", ha ribadito. Meno entusiasta, invece, il commento del Coordinamento italiano degli insegnanti di sostegno (Ciis).
"Nessun accenno al numero degli alunni disabili per classe, nessun cenno alla situazione di quelli impossibilitati a frequentare (per i quali si attua l istruzione domiciliare), e neanche un richiamo all attivazione di laboratori rivolti esclusivamente agli alunni con disabilità", si legge sul sito del coordinamento. Per quanto riguarda il "registro", molte volte "contenente il solo nome dell alunno disabile e consegnato all insegnante di sostegno quale ‘unico mentore , le Linee guida per l integrazione scolastica" riportano che "gli insegnanti assegnati alle attività per il sostegno, assumendo la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano e partecipando a pieno titolo alle operazioni di valutazione periodiche e finali degli alunni della classe con diritto di voto, disporranno di registri recanti i nomi di tutti gli alunni della classe di cui sono contitolari". Che cosa si dovrà registrare in questo documento ancora non si sa, ma per il momento il Ciis ha apprezzato l intervento: "da tempo si avvertiva l esigenza di far chiarezza in materia per non continuare a perpetrare l idea che l alunno disabile ‘appartenga solo all insegnante per il sostegno", dicono.
Le direttive impartite dal ministero dell Istruzione, dell università e della ricerca "si muovono nell ambito della legislazione vigente e mirano a innalzare il livello qualitativo degli interventi formativi ed educativi a favore degli alunni disabili – si legge nella presentazione alle Linee guida per l integrazione scolastica scritta dal vice della Direzione generale per lo studente, l integrazione e la partecipazione del Miur Sergio Scala -. Il documento ripercorre le tappe degli interventi come fin qui concretamente realizzati nella pratica operativa al fine di valutarne la reale corrispondenza ai principi e alle norme che disciplinano la materia. L obiettivo non è dunque quello di introdurre variazioni nelle disposizioni, quanto di fornire agli operatori scolastici una visione organica della materia che possa orientarne i comportamenti nella direzione di una loro più piena conformità ai principi dell integrazione".
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