In allegato un rendiconto dell’interessante seminario, promosso da Legacoopsociali del Friuli Venzia Giulia, su “Svantaggio e disabilità: norme, criticità, sperimentazione e prospettive.”
SVANTAGGIO E DISABILITÀ: NORME, CRITICITÀ, SPERIMENTAZIONE E PROSPETTIVE.
Dalla Convenzione internazionale delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità alle norme regionali in materia di politica del lavoro e cooperazione sociale.
Un sistema economico sociale internazionale sempre più tempestoso e contradditorio, nel quale le aree di debolezza e svantaggio si allargano a categorie di cittadini alle prese con nuovi rischi di emarginazione, prodotti sostanzialmente dalla non sostenibilità degli attuali modelli di sviluppo: è in questo lo scenario che le cooperative sociali italiane, principali soggetti cui la legge demanda la responsabilità di realizzare l’inclusione lavorativa di persone svantaggiate, devono sostenere il duplice ruolo di impresa economica e impresa sociale.
Cioè continuare a produrre, in un contesto sempre più difficile, i risultati economici necessari a rimanere sul mercato ed il valore sociale aggiunto insito nella propria natura giuridica.
I riferimenti normativi della materia sono numerosi, stratificati e spesso non supportati da strumenti applicativi organici e condivisi; l’idea dello svantaggio tutelato, proprio nel momento in cui si estende e si precisa, pone nuovi problemi interpretativi e pratici; numerosi interrogativi che emergono nella quotidiana esperienza delle cooperative, tanto nei confronti dei servizi socio sanitari quanto nelle relazioni con le amministrazioni pubbliche, si prestano a risposte diverse e non univoche; gli operatori della cooperazione propongono nuovi percorsi operativi e pretendono sia meglio considerata la propria capacità di effettuare inclusione lavorativa.
Infine, gli stessi enti competenti sul territorio si muovono con difficoltà e invocano omogeneità di interpretazione e di prassi: altrimenti va a finire che il diritto delle persone svantaggiate ad essere considerati cittadini uguali agli altri, con pari opportunità di accesso al lavoro e uguale dignità, risulta essere non esigibile. Che è esattamente ciò che non si vuole ottenere.
In allegato un rendiconto completo in formato .pdf.