Immigrazione: manifestazione sotto Legacoop
Immigrazione: manifestazione sotto Legacoop

Il Presidente Poletti ribadisce il no di Legacoop ai CPT come soluzione al problema dell’immigrazione clandestina, rispondendo ad un gruppo di attivisti di Action che hanno manifestato nella sede di Legacoop nazionale.

Roma, 11 marzo 2009 – Questa mattina un folto gruppo di attivisti dell’Associazione “Action, diritti in movimento”, ha manifestato nella sede di Legacoop Nazionale.

La manifestazione, a detta degli organizzatori, era finalizzata a protestare contro l’assenza, da parte di Legacoop, di una presa di posizione critica nei confronti di due cooperative aderenti che svolgono attività all’interno del CPT di Lampedusa.

Il Presidente di Legacoop, Giuliano Poletti, ha incontrato una delegazione di manifestanti, ricordando che già da tempo Legacoop ha espresso pubblicamente un giudizio negativo sui centri di permanenza temporanea quale strumento idoneo ad affrontare e a dare risposte efficaci al problema dell’immigrazione clandestina nel nostro paese.

Dopo aver ricordato che ciascuna cooperativa è pienamente autonoma nell’adottare le scelte imprenditoriali che ritiene più opportune, assumendosene le relative responsabilità, Poletti ha chiarito che Legacoop non ha certo atteso la giornata di oggi per valutare se sussistano ancora le condizioni che permettano alle cooperative di svolgere attività di erogazione di servizi nei centri di permanenza temporanea la cui gestione, peraltro, è in capo ad altri soggetti.

In particolare, riferendosi al centro di Lampedusa, il Presidente di Legacoop ha sottolineato che la sua recente trasformazione in centro di identificazione ed espulsione e la situazione di grave emergenza determinata dal sovraffollamento che lo caratterizza, rende ancora più problematica l’attività di chi, come i lavoratori delle cooperative, vuole erogare i propri servizi operando in un contesto in cui vengano garantiti il rispetto delle persone, della loro dignità e dei loro diritti.

Poletti ha concluso assicurando il proprio impegno a proporre alle cooperative attualmente impegnate nel centro di Lampedusa un incontro con gli esponenti di Action.

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