Gara per l’affidamento della struttura psichiatrica di Fluminimaggiore – Lettera della cooperazione sociale
Gara per l’affidamento della struttura psichiatrica di Fluminimaggiore – Lettera della cooperazione sociale
L’importo a base di gara per affidare la gestione della Struttura residenziale psichiatrica di Fluminimaggiore è basso e le Associazioni di rappresentanza della Cooperazione sociale (Legacoopsociali, Federsolidarietà e Solidarietà Sardegna) scrivono alla Regione e chiedono di rivedere la procedura per renderla economicamente compatibile.

“In qualità di associazioni di rappresentanza della cooperazione ci troviamo obbligati a prendere posizione nel merito della procedura in oggetto e a segnalare le gravi criticità che contiene – scrivono Andrea Pianu di Legacoop, Giovanni Angelo Loi di Agci Solidarietà Sardegna e Antonello Pili di Confcooperative -.  Criticità che rischiano di far naufragare contemporaneamente le aspettative di riapertura di una struttura di servizio per una fascia di popolazione particolarmente fragile insieme a quelle degli operatori che rivendicano il diritto ad essere ricollocati in quel servizio”. Nodo da sciogliere, riguarda l’importo a base di gara, pari a € 135.360,00 per un periodo di mesi 6. Una cifra considerata  invece, “indiscutibilmente sottodimensionato rispetto ai costi che lo svolgimento reale del servizio comporta”.

“Il valore della gara individuato dalla stazione appaltante in € 135.360,00 risulta pertanto insufficiente anche solo a garantire la copertura del costo del lavoro da sostenere per le prestazioni minime del servizio – scrivono i tre rappresentanti -; la differenza tra i due valori presenta un disavanzo di € 17.724,39. Sommando una stima approssimativa dei diversi costi di gestione della struttura (sicurezza, pasti, forniture, manutenzioni etc) il disavanzo del base d’asta arriverebbe complessivamente ad almeno € 50.000,00.  Tutto ciò ci sembra molto grave e crediamo debba essere tempestivamente corretto”.

Da qui la richiesta di intervento: “Sulla base di queste considerazioni invitiamo la stazione appaltante e l’Assessorato alla Sanità a valutare una attenta verifica degli atti di gara e ad una conseguente modifica degli stessi al fine di rendere economicamente sostenibile la partecipazione alla procedura. Ciò al fine di evitare che la stessa vada deserta, causando ulteriori disagi e ritardi nell’erogazione del servizio ai cittadini, o che l’aggiudicatario si trovi ad affrontare problematiche che possano compromettere la corretta esecuzione del servizio con tutte le relative conseguenze per la salute dei pazienti”.

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